Italia e Giappone uniti con la regina del cross di Cosimo Mancini

Italia e Giappone uniti con la regina del cross MOTO La TT 600 prodotta dalla Belgarda per Yamaha Italia e Giappone uniti con la regina del cross Da pochi giorni la Belgarda, importatrice delle motociclette Yamaha, produce la nuova versione della TT 600. E' un modello molto amato dai giovani che, dopo averla usata durante la settimana in città, si scatenano sui campi di cross. Della moto presentata 10 anni fa e prodotta in Giappone la nuova TT 600 conserva solo il nome. A ridisegnarla sono stati i tecnici della Belgarda che dal 1986 costruisce due modelli da 125 ce (30.000 i pezzi realizzati), anch'essi progettati in Italia e marchiati Yamaha. La TT 600 è la prima motocicletta di grossa cilindrata prodotta fuori dal Giappone su committenza di una delle grandi marche del Paese del Sol Levante. Un fatto, d'altronde, quasi scontato visto che l'Italia è oggi l'unico Paese europeo in cui esista una rete di fabbriche produttrici di componentistica per veicoli a due ruote. In concomitanza con la messa in produzione di questo modello è cambiato l'assetto societario: il 60% della Belgarda è stato acquistato dalla Yamaha Motor Europe, che ne deteneva già il 20%. Paolo Jasson, che rimane presidente della società, conserva il 20% del pacchetto. Il nuovo amministratore delegato è Shoji Seki. Alla produzione della TT 600 concorrono dieci aziende italiane: il serbatoio, i fianchetti e tutte le parti in plastica arrivano dall'Acerbis; i freni sono della Brembo, che ormai è leader mondiale sia nella produzione di serie che in quella delle parti speciali destinate alle competizioni; la strumentazione è prodotta dalla Cev Pagani; lo scarico è di Lafranconi; il telaio (compreso il prezioso forcellone posteriore scatolato) è opera della MT Equipement. Tutte le lavorazioni meccaniche sui particolari sono eseguite dalla Paio¬ li Meccanica, mentre i cablaggi dell'impianto elettrico sono della Teknocab. A questi si aggiungono i Fratelli Meroni e la Minarelli che ha messo a disposizione della Belgarda sia la sua consulenza in fatto di tecnica motoristica che i suoi banchi prova per la sperimentazione del nuovo motore. I pneumatici sono della Pirelli, che si sta riawicinando alle corse con successo. D'ora in poi questa motocicletta sarà prodotta esclusivamente in Italia e, da qui, esportata in tutto il mondo. Per quest'anno se ne produrranno duemila esemplari, metà dei quali andrà all'estero. Nei giorni scorsi ogni concessionario ne ha ricevuto un esemplare. Il prezzo, su strada, è di poco inferiore ai nove milioni. Rispetto al vecchio modello, molto spartano, l'estetica è decisamente più moderna e lussuosa. La forcella è una Kayaba con gli steli rovesciati del diametro di 43 mm che ne migliora il comportamento sul terreno accidentato grazie alla diminuzione delle masse non sospese. Un altro contributo arriva dal forcellone scatolato che aumenta la rigidità del telaio. Il motore (a carter secco e raffreddato ad aria) eroga 43 cavalli a 6500 giri con una coppia di 5,2 kgm a 5000 giri al minuto. Il cambio è stato migliorato e irrobustito, il rapporto finale allungato, grazie ai maggióri valori di potenza e di coppia. Adesso la motocicletta raggiunge i 150 chilometri l'ora. Oltre ai limiti imposti dal Codice non bisogna dimenticare, però, che i pneumatici artigliati non sono certo l'ideale per muoversi sull'asfalto, soprattutto in caso di pioggia. Numerose le migliorie tra le quali segnaliamo i pedali a scomparsa per il passeggero. Cosimo Mancini

Persone citate: Fratelli Meroni, Lafranconi, Minarelli, Paolo Jasson, Shoji Seki

Luoghi citati: Giappone, Italia