Pure l'olio può far male al povero catalizzatore di G. R.

Pure l'olio può far male al povero catalizzatore TECNICA Le vetture verdi e i problemi di lubrificazione Pure l'olio può far male al povero catalizzatore Tutti sanno ormai che per avere gas di scarico «puliti», cioè senza componenti nocivi capaci di inquinare l'atmosfera delle città, le auto vengono dotate di marmitta catalitica. Ci sarebbero anche altre vie, ma, al momento, questa è l'unica praticabile e praticata. E, inoltre, chi possiede una vettura verde sa che per evitare un deterioramento del catalizzatore è necessario impiegare benzina senza piombo. Ma c'è anche un altro elemento tecnico che bisognerebbe prendere in considerazione. Il motore, per poter funzionare, contiene anche alcuni litri d'olio lubrificante. Ora, il consumo di quest'ultimo aumenta con la velocità, e anche, nel tempo, con l'inevitabile usura del propulsore. Gli specialisti hanno quindi cominciato a occuparsi degli effetti che, sulla marmitta catalitica, possono avere i componenti dell'olio, e in particolare gli additivi. Queste ricerche sono stimolate dal fatto che la normativa statunitense sulle marmitte catalitiche è in fase di riesame. Lo scopo è quello di aumentare il limite di percorrenza del dispositivo, ovvero la sua efficienza nel «pulire» i gas di scarico. E' stato scoperto che, oltre al piombo, ci sono altre sostanze che non dovrebbero essere bruciate nel catalizzatore, pena la messa fuori uso dello stesso. Una di queste sostanze è il fosforo, presente negli additivi adoperati per migliorare le caratteristiche lubrificanti e la durata dell'olio. Additivi che vengono considerati indispensabili dagli specialisti. Il problema è complicato da un fattore ulteriore. Oggi si tende a prolungare l'intervallo tra i cambi dell'olio (ci sono nuovi modelli di auto per i quali la sostituzione del liquido nel moto¬ re è prevista ogni 20 mila km). Il lubrificante deve avere quindi notevoli caratteristiche di durata nel tempo. Se questa è la situazione, come si deve comportare l'automobilista? Chi possiede una vettura non catalizzata (e si tratta per ora della stragrande maggioranza) non deve preoccuparsi di nulla e può usare qualsiasi tipo e marca di olio, rispettando semmai le raccomandazioni del costruttore della vettura per quanto riguarda il.tipo specifico di motore (Diesel o turbo): per tali propulsori si prescrive in genere un prodotto con più elevate prestazioni, e quindi più caro. Chi ha un'auto verde farà bene a scegliere quell'olio che ciascuna Casa produttrice indica come specifico per motori con marmitta catalitica. Ci possono anche essere riferimenti al basso contenuto di fosforo, ma il primo passo è che si tratti di un prodotto valido per il catalizzatore. Naturalmente, l'olio per le macchine di tipo catalizzato può essere usato tranquillamente su quelle che sono prive di tale dispositivo. [g. r.]