Telefoni alt ai monopoli

La Cee sentenzia: liberalizzazione totale dal 1° gennaio '98 La Cee sentenzia: liberalizzazione totale dal 1° gennaio '98 Telefoni, alt ai monopoli La Comunità lascerà porte aperte anche ai gruppi giapponesi e americani ma soltanto sulla base di accordi di reciprocità commerciale e industriale BRUXELLES DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Lo strapotere dei monopoli pubblici nel settore delle telecomunicazioni sta per tramontare. Ci vorrà un po' di tempo, ma il primo gennaio del 1998 tutti gli utenti dei Paesi Cee dovrebbero ricevere in regalo la completa liberalizzazione dei servizi, compresi quelli telefonici: una svolta che provocherà immancabilmente una caduta delle tariffe, in particolare di quelle interurbane. La Commissione europea ha infatti inviato ieri al Consiglio ed al Parlamento della Cee una «comunicazione» che, concordata nelle ' sue grandi linee con produttori e associazioni dei consumatori, considera «inevitabile e necessa¬ ria» la liberalizzazione del settore. Per due motivi: onorare il grande mercato unico europeo, e reggere la concorrenza tecnologica di americani e giapponesi. Bisognerà garantire la tenuta finanziaria delle imprese, regolare il regime delle licenze, fornire un servizio efficace ed a prezzi contenuti a tutti gli europei, e concedere alle regioni arretrate o periferiche un paio d'anni in più per il «periodo di adattamento». Ma se Consiglio e Parlamento approveranno il documento, le strutture pubbliche dovranno piegarsi alle regole del mercato, rinunciando ai monopoli. Alle imprese Usa e giapponesi la Cee lascerà la porta aperta, ma solo su base di reciprocità. E intanto, per abituare le strutture statali alla concorrenza, verranno quanto prima liberalizzate le comunicazioni nei settori della tv via cavo, delle reti chiuse e dei sistemi ad alta tecnologia per la trasmissione dati. Il grosso del lavoro, però, partirà solo nel 1995, con un «libro verde» che renderà possibile l'apertura delle infrastrutture delle reti pubbliche. «Le posizioni dei governi, ed anche degli operatori, restano lontane», ha riconosciuto il Commissario all'industria Martin Bangemann, ma «il progresso tecnologico svuota di senso i monopoli, e la competizione è fondamentale per il mercato interno». L'obiettivo finale, secondo Bangemann, resta quello di «obbligare i Paesi membri a fissare tariffe concorrenziali rispetto ai privati». [f.sq.j

Persone citate: Bangemann, Martin Bangemann

Luoghi citati: Bruxelles, Usa