Un rinvio in vista per il 740 mentre arriva il «fiscotel»

Un rinvio in vista per il 740 mentre arriva il «fiscotel» Un rinvio in vista per il 740 mentre arriva il «fiscotel» SE LE TASSE COPIANO LA TV PUNTUALE come le tasse! Ecco un modo di dire che ha bisogno di essere aggiornato. Per essere puntuali le tasse devono prima uscire dal caos in cui il sistema fiscale italiano sembra affondare inesorabilmente. La colpa? I pareri sono concordi: il nostro fisco soffre di stress da polverosa iperburocrazia, complicata da cervellotici bizantinismi, il tutto innestato su un linguaggio incomprensibile ai contribuenti. Le conseguenze? La prima è proprio quella che la macchina fiscale è sempre più spesso in condizioni di far cilecca. A dimostrarlo c'è la richiesta di rinvio delle scadenze per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi inoltrata al ministero delle Finanze, dopo quella della de, dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e dalla Confederazione nazionale dell'artigianato. Motivazione della richiesta: «La pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dei moduli concernenti le dichiarazioni stesse è avvenuta con notevole ritardo». «Inoltre - aggiungono i commercialisti - recentemente è stata apportata una raffica di modifiche alle istruzioni e ai modelli». Senza contare che, prosegue il documento inoltrato al ministero, «la normativa risulta estremamente complessa e la mole delle istruzioni ministeriali lo conferma». E gli artigiani rincarano la dose chiedendo anche il rinvio delle scadenze per il condono previdenziale, poiché «la mancata emanazione di norme attuative rende materialmente impossibile far fronte a tutti i complessi adempimenti». I commercialisti concludono con una bacchettata sulle dita, auspicando che, per la proroga, non si attendano gli ultimi giorni a ridosso della scadenza, ma si stabilisca fin d'ora un termine ragionevole che dovrebbe essere adeguato alle «considerazioni note». Insomma, anche i commercialisti ritengono il rebus di maggio troppo complicato per risolverlo nei tempi canonici. E se non ce la fanno loro figuriamoci i comuni contribuenti. La storia dei rinvii all'italiana si arricchirà così, proba- burnente, di un altro capitolo che andrà ad aggiungersi alla proroga dell'anno scorso e allo slittamento della famigerata «Isi», la tassa più odiata dagli italiani per averli costretti a code interminabili davanti al catasto sotto il sole di luglio. E' ora di cambiare, dice la gente. E Victor Uckmar, principe dei fiscalisti e coordinatore della commissione per il riordino dei codici tributari, è pienamente d'accordo con questa vox populi: «In Italia dice Uckmar - c'è una produzione di norme che non ha eguali in nessun altro luogo al mondo. Ormai siamo un Paese in cui non c'è più certezza del diritto tributario. Quando si parla di semplificazione prima di pensare ai moduli bisogna intervenire proprio suU'ordinamento. Il 90 per cento del reddito fiscale viene da sole nove imposte, poi ce ne sono altre 190 tra le quali occorre individuare quelle che ha una convenienza mantenere». Quando succederà tutto questo? «Entro giugno '94 la commissione concluderà il suo lavoro - risponde il fiscalista -, stiamo effettuando un censimento di tutte le norme per arrivare alla catalogazione dei principi generali del fisco. Speriamo - conclude Uckmar, augurandosi anche che si abroghino presto minimum tax e imposta sulle imprese - di veder poi tradotti questi principi in norme generali». Comunque, in ogni caso, tempi lunghi. Intanto al ministero delle Finanze non sanno più cosa inventare per far vedere che si stanno rinnovando: ieri è stato comunicato che nelle pagine del Videotel è stata inserita, a pagina 68851, una serie di programmi di consulenza fiscale. Benissimo. Speriamo però che non vada a finire come col numero verde 167-740.740 di cui si parla dalla settimana scorsa, ma che entrerà in funzione solo lunedì prossimo (la precisazione è stata fatta ieri), e nel frattempo ha causato giornate da incubo a molti abbonati Sip con lo stesso numero. Ma l'ultima trovata è quella del «fiscotel», cioè una specie di «auditel delle tasse» che dovrebbe «verificare l'impatto delle normative fiscali sui cittadini per ricevere indicazioni su come orientare l'attività tributaria e impostare una carta dei diritti del contribuente». Il servizio si baserà su una struttura permanente di ascolto, imperniata su una casella postale, numeri verdi e indagini periodiche di opinione. Chissà se poi verrà pubblicato un «libro bianco» con i commenti dei contribuenti? Vanni Cornerò Victor Uckmar l'esperto di diritto tributario incaricato dal Cnel di preparare la riforma del sistema fiscale

Persone citate: Uckmar, Vanni Cornerò, Victor Uckmar

Luoghi citati: Italia