Bankitalia ha fatto il pieno

La Bundesbank riduce i tassi d'intervento. La lira tira il fiato e in via Nazionale rientrano fondi La Bundesbank riduce i tassi d'intervento. La lira tira il fiato e in via Nazionale rientrano fondi BankHalia ha fatto il pieno Bilancia valutaria record, riserve recuperate ROMA. La grande paura sembra passata. Bankitalia e il Tesoro tornano a tirare il fiato. Grazie alla diretta», e alla sua ritrovata fiducia, i conti con l'estero sono tornati in nero. A marzo, secondo i dati forniti ieri dall'Uic, la bilancia dei pagamenti ha messo a segno un avanzo record di 4646 miliardi, a fronte di un «buco» di 845 miliardi dello stesso mese del '92. L'exploit ha riportato in nero il saldo dei primi tre mesi (948 miliardi di attivo contro un «buco» di 692 miliardi del primo trimestre '92). Non solo: l'attivo di marzo ha significato una nuova boccata d'ossigeno per le riserve valutarie (salite da 67 a 73 mila miliardi) che sono tornate ai livelli di nove mesi fa, prima cioè della tempesta valutaria d'estate. A giugno '92 infatti nella cassaforte di Bankitalia c'erano 79 mila miliardi. Ma a settembre, in piena bufera, ne erano rimasti poco più di 32 mila. Ora l'umore è cambiato e l'Uic fa sapere che l'incremento di marzo, oltre a un miglioramento generale della moneta, è stato possibile anche dalla prima tran eh e del prestito in marchi ed Ecu (il famoso «prestito della Repubblica») lanciato dall'Italia. Dai dati Uic emerge anche che all'attivo di 4646 miliardi si è pervenuti grazie ad un risultato positivo di 9169 miliardi per i movimenti di capitali, a cui si è contrapposto un passivo di 4523 miliardi per le partite correnti. Nel primo trimestre dell'anno, i movimenti di capitali hanno segnato un attivo di 12.117 miliardi, le partite correnti un passivo di 11.169. E veniamo alla lira. Per la moneta è stata una giornata interlocutoria. Il cambio ha seguito con alti e bassi il susseguirsi degli incontri a Palazzo Giustiniani, dove il presidente del Consiglio incaricato Carlo Azeglio Ciampi ha trascorso la mattina¬ ta impegnato a formare il nuovo governo. Alle 14,15, la consueta rilevazione della Banca d'Italia ha indicato il marco a 931,52 lire, sostanzialmente stabile rispetto alle 929,63 di martedì. La quota della divisa tedesca si è mossa tra un massimo di 936 e un minimo di 928,50. «Ha provato a rompere la soglia di 930 ha detto un operatore sulla piazza di Milano - ma non ce l'ha fat¬ ta se non per poco». Nel primo pomeriggio, a riprova delle contenute oscillazioni di cui ha risentito fin dall'apertura, il livello si è collocato a 932,25-933,25 lire. Il dollaro è stato invece rilevato a 1481,31 lire (contro 1464,16), dopo aver toccato un massimo di 1490. Ma a distendere ulteriormente il quadro, e non solo della lira, è stata in mattinata un'opera¬ zione temporanea di finanziamento della Bundesbank che ha registrato tassi sorprendentemente bassi. Il livello minimo si è collocato al 7,75%, quasi 34 punti base in meno rispetto all'ultima «pronti termine». Belgio e Olanda si sono subito allineati, riducendo i loro tassi, e la lira, come detto, anche per questo, ha potuto tirare un sospiro di sollievo, [r. e. s.] Marzo, conti con l'estero attivi per 4646 miliardi In alto Lamberto Dini, di Bankitalia A sinistra il ministro Claudio Vitalone

Persone citate: Carlo Azeglio Ciampi, Claudio Vitalone, Giustiniani, Lamberto Dini

Luoghi citati: Belgio, Italia, Milano, Olanda, Roma