E sputarono al cantautore... di Gabriele Ferraris

E sputarono al cantautore^. Iron llaiden: all'apertura della tournée la band non gradisce la singolare accoglienza E sputarono al cantautore^. In tremila per l'arrivederci a Bruce Dickinson TORTI 0. Alla grande, l'addio di Bruce Dickinson. Con sputi e scazzi, h perfetto stile heavy metal. Qu sto Dickinson è un simpatico sif ìore piccolotto: come tutti i simp dei signori che hanno fatto fort ma nella vita e vedono i quarai t'armi all'orizzonte, aspirerebh i a un po' di tranquillità. Purtrc >po, quando sei il cantante di une metal band tipo gli Iron Maide i e te ne vai in giro con lunghi a jelli e canottiere sudate, devi o lorare il personaggio. Pertanto, 1 vecchio ragazzo Dickinson he deciso di mollare il gruppo, far^i qualche disco da solista, scriveri romanzi e godersi i frutti di trec ci anni di. rock trucido e spacca uori. Prima d'andarsene, però, £ fronta un'ultima tournée mondi le con la band: ed eccoli al Palasp rt di Torino, prima tappa del via gio in Italia. Sara no tremila, gli spettatori: tosti e jrezzi, vogliono sudore e riti trasgressivi, e forse confondono il punk con il metal. Ora, nel punk è considerato segno d'estremo apprezzamento sputare addosso ai musicisti, i qu al i di solito ricambiano con pari entusiasmo. Alcuni ultra assiepati sotto il palco trovano bello riservare la stessa accoglienza a Dickinson e soci. Ma il simpatico signore piccolotto s'incavola alla grandissima, e dopo un paio di canzoni sbotta: «Smettetela di sputare, voi stronzi, o il concerto è finito». Per difficoltà di comunicazione (non tutti i metallari sono padroni della lingua inglese) o per diabolica perseveranza, durante il brano successivo piove a catinelle. Dickinson sbatte a terra il microfono e se ne va. I soci restano sul palco, finiscono «Prowler» alla bell'e meglio ed ecco che lo scavolato Bruce torna, fa accendere le luci e arringa la sala: «E' chiaro? Se arriva ancora uno sputo, stop. Se vedete un fottuto stronzo che sputa, menatelo». Chiarità la situazione, il pubblico si cheta e lo show può andare avanti: la minestra è quella tipica degli Iron Maiden, con moderati eccessi e classici riferimenti. Il rock è come il basket: contano i fondamentali. E i fondamentali dei Maiden si chiamano Stones e Doors. Ottimi. Resta da capire se l'heavy metal sia una malattia giovanile o una fase matura del rock. Ma il problema è un altro: tremila spettatori per gli Iron Maiden possono sembrar pochi, se non fosse che il gruppo tiene in Italia la bellezza di dieci concerti; e che in tempi di generale crisi del mercato rock, persino i metallari danno segni di stanchezza. Certo, i fuoriclasse reggono bene: si raddoppia la data modenese dei Guns 'n' Roses (anche il 30 giugno, oltre il 29, e il 2 a Cava dei Tirreni) e per i Metal- lica, a Torino il 22 giugno, si prevede il sold out. Ma quante band sono capaci di simili exploit? Basti pensare che quest'anno non ci sarà il megaraduno metallaro «Monsters of Rock». Motivazione ufficiale: impossibile allestire un cast degno della tradizione. Eh già: il festival se lo fanno in proprio i Guns (porteranno sul palco l'ex Queen Brian May e i Suicidai Tendencies) e i Metanica che, di spalla, sciorinano gli stessi Suicidai Tendencies e i Cult. Gabriele Ferraris Iron Maiden stasera a Firenze, domani Roma, 1° maggio Priolo (Sr), 3 Reggio C, 5 Napoli, 6 Bologna, 8 Genova, 9 Milano. Bruce Dickinson