«Miliardi buttati e sema controllo» di Andrea Di Robilant

«Miliardi buttati e sema controllo» «Miliardi buttati e sema controllo» La Corte dei conti bocciagli aiuti all'Africa ROMA. In che cosa era esperto il maresciallo dei Carabinieri Giancarlo Cellini, inviato dalla Cooperazione allo sviluppo della Farnesina in missione tecnica all'Università somala a Mogadiscio? E ancora, come mai la Cooperazione ha firmato una convenzione con la Siscos, una cooperativa di organizzazioni non governative, quando la Siscos non esisteva nemmeno? Sono due dei tanti episodi elencati nella relazione della Corte dei conti che boccia inesorabilmente la gestione degli aiuti ai Paesi in via di sviluppo da parte della Farnesina, gestione sulla quale sta anche indagando la Procura di Roma e che ha già portato all'arresto di due ambasciatori. Il relatore della Corte, Fulvio Balzamo, ha già inviato il rapporto al procuratore Vittorio Paraggio per valutare gli illeciti penali. I controlli della Corte dei conti vanno dal 1982 agli inizi del 1987. E il quadro che emerge, al di là degli episodi penalmente perseguibili, è quello di una gestione sciatta e disorganizzata, che amministrava migliaia di miliardi con scarsa serietà. La Corte dei conti aveva già rivolto alla Farnesina tutta una serie di quesiti per fare chiarezza sulle finanze della Cooperazione. Ma le spiegazione fornite - si legge nella relazione - «non sono apparse sufficienti a far superare i dubbi di legittimità» riguardo ad una lunga serie di episodi. La Cooperazione ha elargito finanziamenti a numerose società senza nemmeno accertare se si trattasse o no di enti privi di fini di lucro e «senza chiedere ai destinatari dei contributi la dimostrazione che questi ultimi fossero stati impiegati in attività di cooperazione e senza verificare che le iniziative fos¬ sero state effettivamente realizzate». La Corte accusa anche la Cooperazione di inspiegabili sprechi. E in particolare di aver elargito miliardi a società di consulenza «per attività che avrebbero potuto essere svolte dal dipartimento con la propria struttura». Molte convenzioni non sono state nemmeno sottoposte agli appositi comitati. Le offerte presentate dalle società spesso non risultano né firmate né protocollate. Nell'arco dei cinque anni esaminati «sono stati erogati numerosi contributi ad enti e istituti per l'organizzazione di convegni, incontri, conferenze» di cui la Corte mette in dubbio l'utilità ai fini della Cooperazione e per i quali comunque non sono stati presentati i giustificativi di spesa. Andrea di Robilant Farnesina sotto accusa per la gestione '82-'87. Rapporto alla procura

Persone citate: Fulvio Balzamo, Giancarlo Cellini

Luoghi citati: Africa, Mogadiscio, Roma