Milano, la Lega candida Bossi di R. M.

Milano, la Lega candida Bossi Ma il «grande centro» non riesce a trovare un candidato anti-lumbard Milano, la Lega candida Bossi Martini: nuovo sindaco per cancellare le onte MILANO. La Lega Nord raccoglierà le firme per la presentazione anche dell'on. Umberto Bossi, a candidato sindaco di Milano nelle elezioni amministrative del 6 giugno. Ne ha dato notizia nella tarda serata il responsabile politico della Lega Nord milanese, Negri: «Noi raccoglieremo le firme necessarie per la candidatura di Bossi. Poi si deciderà quale sarà il candidato della Lega, se Bossi o Marco Formentini». Intanto Adriano Teso, presidente dei giovani industriali, spiega la sua candidatura a sindaco di Milano, come portabandiera dei popolari di Segni: «Ho accettato perché c'era bisogno di un candidato sganciato dalle logiche di partito. Ma è inutile nasconderlo: anche a me dispiace che sia fallito un discorso di convergenze più ampie...». Eh già, non si respira aria di trionfo nella sede dei referendari. Si sperava di annunciare la grande candidatura di centro: Gianni Locatelli, direttore del «Sole 24 Ore», la vera arma anti-Lega. Ma Locatelli, preso atto che né l'ex sindaco Borghini né, soprattutto, Piero Bassetti avevano intenzione di ritirarsi a suo vantaggio, ha preferito defilarsi. «Mi dispiace per i grandi giornali - ha com¬ mentato acido Bassetti in pubblico - ma i progetti su Locatelli non andranno in porto. E nemmeno i progetti sul posto di Locatelli...». A contrastare la Lega, insomma, ci sono tre candidati di centro, ovvero Borghini, Bassetti e Adriano Teso impegnati a pescar nella stessa area e non mancano preoccupazioni anche sul fronte cattolico. E il cardinale Martini decide di intervenire: c'è bisogno, avverte, «di guide come Mose», capaci di realizzare «gli obiettivi della buona amministrazione e di cancellare le onte del passato». [r. m.]

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