I professori a Palano Chigi

I professori a Palano Chigi I professori a Palano Chigi 7/ «gran rifiuto» del Rettore della Bocconi ■ROMA professori salgono in cattedra. E guideranno l'economia italiana. Sono tre docenti universitari i ministri finanziari del governo di Carlo Azeglio Ciampi: Luigi Spaventa al Bilancio, Piero Barucci al Tesoro e Vincenzo Visco alle Finanze. La squadra è completamente rinnovata: solo Barucci faceva già parte della compagine del socialista Giuliano Amato; le Finanze erano vacanti dopo le dimissioni di Franco Reviglio, il Bilancio era occupato da due mesi da Nino Andreatta, ora traslocato agli Esteri. Ma la rivoluzione non è tanto nei nomi. E' il colore dei nuovi arrivati il vero colpo di scena: Spaventa e Visco sono storicamente legati alla sinistra. Il primo è stato deputato come indipendente di sinistra, il secondo siede sui banchi della Camera nel gruppo del pds. Due economisti che da sempre hanno dato voce all'opposizione sono chiamati a continuare in prima persona la scommessa per ti '■ il risanamento del bilancio dello Stato e il rientro nel sistema monetario europeo. Se due professori hanno fatto il grande passo, entrando nella stanza dei bottoni, un altro ha pronunciato il grande rifiuto. Si tratta di Mario Monti, il rettore dell'Università Bocconi. A Monti, che ieri mattina si è incontrato con Ciampi, era stato offerto il Bilancio. Ma lui è stato irremovibile: o il Tesoro o niente. L'economista si riteneva, infatti, papabi¬ le per il Tesoro e non per altri incarichi. Immaginando forse che il suo desiderio sarebbe stato accolto, aveva già chiesto al presidente del Senato Giovanni Spadolini, nella sua qualità di presidente della Bocconi, di ottenere l'aspettativa come Rettore. Spadolini aveva acconsentito. Ma Ciampi non deve aver cambiato l'offerta: per Monti era disponibile solo il Bilancio. Il grande rifiuto ha fatto vivere momenti di profonda tensione perché Ciampi ha dovuto inventare una nuova formazione per la troika economica. Ma il problema non era solo il caso Monti. Il neopresidente ha sudato le proverbiali sette camicie per riuscire a far entrare nel governo gli uomini legati al pds. L'operazione è riuscita proprio perché sono stati trovati due posti chiave per un economista come Spaventa arrivato in Parlamento negli Anni Settanta con i voti del pei e per un professore come Visco che è stato ministro ombra del vecchio pei, cioè l'uomo che per l'opposizione guidava la contestazione al ministro delle Finanze in carica. Cambia la squadra, cambierà anche la politica? La rigida impostazione di Andreatta, molto attento alle questioni di cassa e poco sensibile a quelle sociali, sarà presto dimenticata? E la lotta agli evasori muterà obiettivi, concentrando finalmente l'attenzione sulle disfunzioni dell'apparato delle Finanze tante volte criticato da Visco? Qualche novità è stato lo stesso Barucci a ipotizzarla lunedì scorso, nel corso di un convegno a Parigi sulle privatizzazioni. Per il ministro del Tesoro devono essere rivisti gli accordi fra i Paesi della Comunità Europea per l'unione monetaria. In pratica il trattato di Maastricht, un vero e proprio tabù, dovrebbe essere rivisto. Il recupero della lira, dopo l'assegnazione dell'incarico per la formazione del governo al governatore Ciampi, consente all'Italia di dialogare con più forza con i partner. Anche il forte contenimento dell'inflazione (che ora aumenta a un ritmo piuttosto contenuto, vicino al 4,5%) può consentire un recupero sullo scenario internazionale. Tuttavia un paio di settimane fa dalla riunione dei governatori della Cee svoltasi a Basilea sono emerse ancora preoccupazioni per il forte deficit pubblico. Andreatta aveva delineato una manovra tampone per 13 mila miliardi fra aumenti di impostere tagli alla spesa pubblica. Sarà confermata? Resta aperta poi la questione delle privatizzazioni. Con Barucci se ne dovranno occupare (in base alla legge) Spaventa e il ministro dell'Industria Paolo Savona, un altro professore ma di area repubblicana (scompare invece il ministero per le Privatizzazioni). Un governo con economisti di sinistra lavorerà davvero per la cessione di aziende pubbliche? Il bello viene adesso. Roberto Ippolito Monti: o il Tesoro o niente Posti chiave agli uomini pds Da sinistra: Mario Monti rettore della Bocconi e Vincenzo Visco neo-ministro nel governo guidato da Ciampi

Luoghi citati: Basilea, Italia, Monti, Parigi, Roma