Piove sui letti degli anziani

Piove sui letti degli anziani Secchi nelle stanze all'Istituto di via S. Marino Piove sui letti degli anziani Piove sui tavoli del refettorio, sui letti di due stanze, sui corridoi di piastrelle larghe e chiare. Al quinto piano dell'Istituto di riposo per la vecchiaia di via San Marino a ogni acquazzone estivo o pioggia autunnale gli occhi di ospiti e personale salgono ài soffitti dove si allargano chiazze di umidità fiorite. Le piogge degli ultimi giorni, puntualmente, hanno richiesto l'abituale utilizzo di secchi e bacinelle per raccogliere le acque piovane e cercare di rendere egualmente utilizzabile il refettorio dove ogni giorno i trenta anziani ospiti si riuniscono per -pranzo e cena. Sono tutti non autosufficienti e molti in sedia a rotelle. La direzione dell'istituto (che non ha la possibilità di realizzare gli interventi di manutenzione in proprio) ha segnalato la situazione e sollecitato l'esecuzione di lavori, che finora non si sono iniziati. Quello delle infiltrazioni d'acqua non è l'unico problema dell'istituto che sconta, come tutti gli altri enti della città e al pari dei servizi territoriali di assistenza, una carenza di or¬ ganico ormai ai limiti del collasso. Ieri mattina, al quinto piano, per trenta anziani malati non autosufficienti erano in servizio solo quattro esecutori socio-assistenziali. Nel reparto sono 17 in tutto, ma devono fare turni su tre fasce orarie, organizzare ferie e riposi compensativi. Gli esecutori devono provvedere all'igiene personale degli ospiti, alle pulizie dei reparti, all'assistenza (alzare, vestire, nutrire chi non lo può fare da solo). Inoltre, nei momenti di emergenza provocata dalla pioggia, raccolgono l'acqua nei secchi, riorganizzano il refettorio, spostano i ricoverati i cui letti sono sotto l'infiltrazione. Negli scorsi giorni le organizzazioni sindacali e le associazioni dei parenti degli anziani ospiti hanno denunciato la situazione dei ricoveri pubblici afflitti da una carenza di personale che spesso rasenta l'abbandono. Le cifre sono eloquenti: le assistenti sociali dovrebbero essere 170, ma sono 136; gli educatori (221) sono 174; gli esecutori socio-assistenziali (876) sono 724. Visibili nel soffitto le infiltrazioni di acqua nel refettorio