«Avviso» al nipote di Scalfaro»

«Avviso» al nipote di Scalfari» «Avviso» al nipote di Scalfari» //progettista è sotto accusa per tentata estorsione a Torino TORINO. Avviso di garanzia per Umberto Cattaneo, nipote del presidente della Repubblica Scalfaro. L'accusa - tentata estorsione, 90 milioni - gli arriva dalla procura di Torino, che da alcuni mesi indaga su una storia di tangenti concordate, ma mai versate, per il nuovo ospedale di Asti, un appalto da 235 miliardi. L'inchiesta, condotta dal procuratore aggiunto Marcello Maddalena e dal sostituto procuratore Vittorio Corsi, è ormai agli sgoccioli, prossima alle richieste di rinvio a giudizio, e ha già fatto altre «vittime» eccellenti: l'ex ministro alle Finanze Giovanni Goria, l'onorevole de Vito Bonsignore, il capogruppo psi alla Camera Giusi La Ganga, l'ex segretario amministrativo della de Severino Citaristi, l'imprenditore Salvatore Ligresti, Alessandro Sodano, fratello del Segretario di Stato vaticano, il cardinale Angelo Sodano. Più altri politici piemontesi, altri imprenditori e professionisti che tentarono la scalata a quell'appalto, per un ospedale che non è mai stato realizzato, ma che ha scatenato una guerra tra cordate di imprese e correnti di partito, a colpi di «mazzette» miliardarie. Da qualche giorno tra gli indagati di questa inchiesta c'è anche Umberto Cattaneo, terzo dei quattro figli della sorella del Presidente della Repubblica, Concetta Scalfaro, e dell'ingegnere novarese Gaudenzio •Cattaneo. Anche Umberto Cattaneo è ingegnere, titolare di uno studio tecnico per la progettazione di impianti civili e industriali con sede a Novara. Chi lo accusa? Un architetto torinese, Antonio Savoino, grande manovratore degli appalti legati alla sanità in Piemonte, titolare di un grosso studio di engineering. Anche lui finito sotto inchiesta (è stato arrestato due volte) per tangenti. Savoino avrebbe raccontato ai magistrati di un incontro durante il quale Cattaneo gli avrebbe chiesto 90 milioni per conto di un membro del Coreco, in cambio di un voto favorevole sulla decisione di allargare laUmberto Cat aneo commissione esaminatrice del progetto dell'ospedale. Inoltre Cattaneo gli avrebbe chiesto di essere associato nella direzione lavori per l'ospedale. Non se ne fece nulla, secondo Savoino. I 90 milioni richiesti non li pagò mai, ma raccontò tutto per filo e per segno ai magistrati, comprese data e luogo dell'incontro, che sarebbe avvenuto in un bar del centro di Torino alla fine del '91. Vero? Falso? I magistrati stanno valutando attentamente quel racconto, riversato nero su bianco in un memoriale che l'architetto Savoino - un tempo grande amico di Cattaneo - consegnò loro, e che in alcuni punti è stato confortato da riscontri precisi. Cattaneo respinge ogni accusa. E' stato sentito come testimone due volte dal procuratore aggiunto Maddalena, ma nei giorni scorsi è stato interrogato alla presenza di un legale di fiducia. Impossibile rintracciarlo: ieri pomeriggio i collaboratori del suo ufficio si sono limitati a un «l'ingegnere è a Roma per lavoro». Ma dieci giorni fa Cattaneo qualcosa aveva dichiarato: «Non so nulla delle dichiarazioni di Savoino, questa è una cosa completamente nuova e completamente falsa». Quindi aveva diffuso un comunicato in cui preannunciava querele «a tutela dell'onorabilità personale, familiare e professionale». La procura di Torino, dal canto suo, aveva precisato che «l'indagine riguardante Cattaneo è di scarsissimo rilievo giudiziario», e che «è scorretto e malvagio qualunque accostamento al nome del Presidente della Repubblica. Non vi sono nel nostro ufficio indagini in merito». Dunque, nessun collegamento con il capo dello Stato. Ma questa è un'altra tegola per il suo entourage novarese, due settimane dopo l'avviso di ga ranzia inviato dai magistrati di Mani pulite al senatore de Ezio Leonardi, ex sindaco di Novara, per violazione della legge sul fi nanziamento dei partiti. Brunella Giovara Umberto Cattaneo

Luoghi citati: Novara, Piemonte, Roma, Torino