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Agente ucciso davanti alla Questura di Napoli Agguato con giallo alla «volante» che rientrava: gli arrestati fuggono, la polizia ha le loro foto Agente ucciso davanti alla Questura di Napoli Morente un altro poliziotto: avevano catturato due pregiudicati NAPOLI. Si è conclusa nel sangue un'operazione condotta ieri sera da una pattuglia della polizia: un agente è morto e un suo collega è rimasto gravemente ferito in una sparatoria avvenuta in via Medina, nelle vicinanze della sede della questura partenopea. Rimangono ancora molti punti oscuri sulla dinamica dell'episodio, che è costato la vita all'agente Pasquale del Giudice e il ferimento del sovrintendente Gennaro Autuori. I due erano a bordo di un'Alfa 33 e stavano ritornando alla centrale. L'allarme è stato dato dalla sala operativa della questura, dopo aver provato a chiamare via telefono l'equipaggio dell'Alfa 33 senza avere alcuna risposta. Nell'auto, insieme con Autuori e Del Giudice, si trovavano due persone fermate per controlli dai poliziotti. Dei due, dopo la sparatoria, non si è avuta traccia. Nell'abitacolo dell'Alfa 33 sono stati trovati i documenti dei fermati. Avrebbero fotografie autentiche e generalità false. L'Alfa 33 era preceduta da un'altra auto della polizia che, però, al momento della sparatoria, aveva già raggiunto la questura. Autuori è in condizioni molto gravi: avrebbe riportato diverse lesioni interne ed è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico al Vecchio Pellegrini. Non è stato ancora possibile chiarire la dinamica della sparatoria. In un primo tempo si era pensato a un agguato in stile terroristico organizzato da un commando per liberare le due persone che erano state fermate. In seguito, però, si è saputo che la sparatoria sarebbe avvenuta all'interno dell'Alfa 33 e non all'esterno. E' stato fatto rilevare, infatti, che i vetri dei finestrini dell'auto sono rimasti intatti. Fulvio Milone a pagina 13