«Andreotti deve essere processato»
Autorizzazione a procedere per associazione mafiosa. Domani la Camera vota su Craxi Autorizzazione a procedere per associazione mafiosa. Domani la Camera vota su Craxi «Andreotti deve essere processato» Il senatore: intimidita la giunta, ho perso il sonno ROMA. Due ore di riunione nella sala di Sant'Ivo alla Sapienza per prendere una sofferta decisione: Giulio Andreotti può essere processato dai giudici della procura di Palermo. Lo hanno deciso ieri i suoi colleghi senatori, con undici sì, altrettante astensioni e un solo vóto contrario, quello del liberale Luigi Compagna (che, appena fuori dell'aula della giunta, dirà: «Non è Andreotti ad aggiustare i processi, è Caselli ad aggiustare le deposizioni»). La democrazia cristiana si è astenuta, lasciando così via libera alla possibilità di processare il senatore a vita ed ex presidente del Consiglio. Sul parere della giunta per le autorizzazioni a procedere adesso si deve pronunciare definitivamente l'assemblea di Palazzo Madama. Probabilmente, lo farà il 6 maggio. Pesanti le accuse nei confronti dell'ex presidente del Consiglio: concorso in associazione di stampo mafioso. La difficile seduta della giunta per le autorizzazioni a procedere è cominciata con l'esame dell'incartamento contenente i plichi con gli omissis inviati dalla procura di Palermo; ma i commissari hanno deciso di non aprirli, accettando l'indicazione contenuta nella lettera del giudice Giancarlo Caselli, in cui si sostiene che non è necessario, a suo parere, per il giudizio della giunta, conoscere il nome del pentito che aveva accolto Di Maggio e Riina in casa Salvo in occasione dell'asserito incontro di Andreotti con il boss di Corleone. Appena conosciuto l'esito della decisione della Commissione di Palazzo Madama, il senatore Andreotti si è chiuso nella sua abitazione e non ha voluto fare ulteriori dichiarazioni. Poco prima, ha fatto sapere, però, che la vicenda gli ha «fatto perdere il sonno» ed ha denunciato «pesanti pressioni sulla giunta di Palazzo Madama». Domani, intanto, toccherà alla Camera votare sulla autorizzazione a procedere per Bettino Craxi. L'ex leader psi ha depositato una sua memoria difensiva di 71 pagine. «Sono un perseguitato - sostiene - ecco le prove». IH. Anselmo F. La Licata a pag. 2 e 3 Il senatore Andreotti: la de si è astenuta sull'autorizzazione a procedere
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