«Andate in ufficio con le mamme» di Franco Pantarelli

La proposta di una fondazione femminista è stata accolta da moltissime società La proposta di una fondazione femminista è stata accolta da moltissime società «Andate in ufficio con le mamme» Domani, al lavoro migliaia di bimbe Usa NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Può darsi che quella di domani negli Stati Uniti non sia una giornata molto produttiva, ma certamente sarà istruttiva. L'appello di «Ms, Foundation for Women» di fare del 28 aprile la giornata delle «bambine al lavoro» sembra avere avuto una buona accoglienza, almeno a giudicare dalle tante celebrità che hanno risposto all'appello. Domani, hanno promesso, molte «persone in vista» porteranno con sé le loro figlie e divideranno con loro una delle loro preziose giornate, e chi è troppo giovane, troppo vecchio o troppo «single» per avere la figlia giusta, cioè dai 9 ai 14 anni, secondo prescrizione, se le inventerà facendosela «prestare». Il concetto da cui «Ms» è partita è perentorio: dietro a ogni donna che nella vita ha avuto successo c'è una bambina che in un qualche momento della sua infanzia ha ricevuto fiducia da una persona adulta ed è stata così preservata dal destino che le statistiche le riservano: quello di perdere crescendo - la sicurezza in se stessa. «Sii tu quella persona adulta», dice l'appello lanciato. Naturalmente andare per (un giorno al lavoro con la madre", il padre, la sorella, lo zio, un amico di famiglia, non costituisce automaticamente un'iniezione di fiducia destinata a cambiare l'esistenza, ma può aiutare. La situa- zione immaginata è che la presenza di quelle bambine nei posti di lavoro, domani, susciti un'atmosfera fra il festoso e il solidale, in modo che loro, le protagoniste di un giorno, sentano di «ricevere attenzione per qualcosa che non è il loro aspetto fisico», come afferma Neil Merlino, ideatrice dell'iniziativa. Di qui l'appello, che ovviamente non ha limiti di gittata: anzi la speranza delle ideatrici dell'iniziativa è che la cosa non avvenga solo negli Stati Uniti ma in tutto il mondo. Se e quanto vasta sia stata la risposta oltre gli oceani non si sa, ma negli Stati Uniti, si diceva, è stata consistente, fra il rispettoso e il divertito. Le nipotine di Ann Richards aiuteranno per un giorno la nonna a governare il Texas; la signora ministro della Sanità Donna Shalala e Barbara Boxer, una di quelle che nell'ultima tornata elettorale hanno espugnato il Senato, faranno da cicerone nei palazzi del potere a un gruppo di ragazze della Washington povera e nera; Peter Jennings, l'anchorman della Abc, condurrà il suo telegiornale circondato da alcune ragazze di New York e l'istituzione più «trainante» di questa città, il «New York Times», ha deciso di aprire le porte della redazione a 350 ragazze ed ha invitato i suoi giornalisti a portare le loro figlie per «fare un quotidiano». Quanto all'altra istituzione-simbolo di New York, Wall Street, ci penserà la società finanziaria Merril Lynch ad aprire a 120 ragazze le porte misteriose dietro le quali ogni giorno si fanno affari per milioni di dollari. Infine, la US Air porterà un gruppo di ragazze a Pittsburgh, dove si trova il suo quartier generale, per mostrare loro come batte il cuore di un'organizzazione complessa come una compagnia aerea. E la gente normale? Quanti saranno i comuni mortali che oseranno affrontare il cipiglio del boss presentandosi con la prole? E soprattutto quanti saranno capaci di evitare il quasi automatico «siediti lì e stai buona»? Nessuno si azzarda a fare previsioni, Ma ieri vari canali tv hanno cominciato a trasmettere interviste con le signore di «Ms», tutte infervorate nello spiegare che «nel Duemila queste bambine saranno i due terzi della forza lavoro: è bene che imparino subito come difendersi», e molti si aspettano che l'iniziativa «sfondi». Franco Pantarelli «Così diventeranno donne di successo» Mobilitato anche il «New York Times»

Persone citate: Barbara Boxer, Donna Shalala, Lynch, Merril, Peter Jennings, Richards

Luoghi citati: New York, Pittsburgh, Stati Uniti, Texas, Washington