«Vi spiego perchè Martini sarà successore di Wojtyla» di Fabio Galvano

«Vi spiego perchè Martini sarà successore di Wojtyla» Per il Sunday Times «il capo della curia milanese è già un leader» «Vi spiego perchè Martini sarà successore di Wojtyla» IPOTESI SUL VATICANO CHE VERRÀ' E' LONDRA una questione di stile e di leadership, forse anche di tempi che cambiano. Ma davvero, pensando a un dopoWojtyla, la Chiesa cattolica vorrebbe un altro Giovanni Paolo II? La risposta che ha raccolto su entrambe le sponde del dibattito religioso, fra i tradizionalisti come fra i progressisti, è un energico «no». Per questo John Cornwell, professore di storia e filosofia della scienza all'università di Cambridge, ma anche autore di libri d'argomento religioso, addita nel cardinale Carlo Maria Martini il «Papa dietro le quinte», il «più probabile successore» di Wojtyla, l'uomo che sarebbe in grado - con la sua intelligenza e pragmatismo - di affrontare i problemi cruciali ed esplosivi della Chiesa: dal controllo delle nascite al sacerdozio femminile al celibato dei preti. «Se sarà lui il Papa, sarà un'ottima scelta». La «nomina» di Martini sulle pagine del Sunday Times, che in passato si era soffermato con insistenza sulla malattia di Wojtyla, ha fatto anche pensare a secondi fini pretattici fra gli opposti schieramenti in Vaticano. Addirittura - ma non è il caso, perché Cornwell è scrittore cattolico - a una mossa anglicana in questo momento di tormento e di defezioni dopo la decisione di concedere il sacerdozio alle donne. Niente di tutto questo: «Semplicemente un altro Giovanni Paolo II sarebbe un boccone indigesto per chiunque». E poi la candidatura di Martini - «Avrebbe la maggioranza se la scelta del Papa fosse un processo democratico» è un'ipotesi per lui «molto diffusa». «E' l'uomo su cui si potrebbe scommettere», afferma. E la sua recente intervista con il cardinale, che fa da cerniera portante al- l'articolo del Sunday Times, semmai gli ha fornito una conferma. Non che il card. Martini si sia presentato nella veste del futuro Papa. Semplicemente il suo atteggiamento è da papa, anzi da papa fermo ma conciliante, in un momento difficile per Roma. «Il problema immenso della Chiesa - mi dice Cornwell - è come diventare davvero globale. Nell'immediato futuro la maggioranza dei cattolici non sarà più in Europa e nell'America del Nord, ma nel Terzo Mondo, lontanissimo dalla cultura europea. Wojtyla non è papa da risolvere problemi che vanno dal controllo delle nascite ai rapporti con l'animismo. Occorre un papa che sia saldo, e Wojtyla ha uno stile addirittura aggressivo, ma, soprattutto. Martini è in grado di risolvere le diversità». Sul tabù del controllo delle nascite, che fa registrare una netta e forse insanabile frattura fra insegnamento e pratica, Cornwell si dice «incuriosito» dai commenti del cardinale, che si rende conto di quella frattura e intravede anche il modo di uscirne. «Non so quali saranno gli sviluppi - ha detto Martini nell'intervista - ma credo che l'insegnamento della Chiesa non sia stato espresso molto bene. Il fatto è che il problema della contraccezione è relativamente nuovo (...) e la Chiesa si muove molto lentamente». E ha fatto due esempi. Primo, il problema del fondamentalismo biblico, l'interpretazione dei testi: «Quando ero giovane seminarista se ne parlava sempre. A poco a poco, al Concilio Vaticano, si è trovata una formula, che non nega la vecchia verità ma consente di esprimerla in modo accettabile». Secondo, l'usura: «Era un ostacolo quasi insuperabile nel XTV secolo, ma poco per volta abbiamo cominciato a vedere il problema in luce diversa». Lo stesso per il sacerdozio femminile: «Una questione - afferma Cornwell che riguarda anche i cattolici, e che Martini vede come tema dirompente, capace di provocare divisioni molto più gravi di quella di Lefebvre». Avremo donne prete? Risponde Martini: «Non in questo millennio». Cioè non nei prossimi sette anni. E il celibato? E' Martini, secondo l'articolo del Sunday Times, il papa per risolvere anche quel nodo. Fabio Galvano «Lui darà la linea per sacerdozio femminile e celibato dei preti» A sinistra Papa Giovanni Paolo II; qui a fianco il cardinale di Milano, Carlo Maria Martini

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