I palestinesi accampati sul confine

Marcia suicida dei deportati contro i negoziati di Washington: fermati a cannonate ISRAELE « Marcia suicida dei deportati contro i negoziati di Washington: fermati a cannonate I palestinesi accampati sul confine Ripartono i colloqui di pace, «Arafat ci tradisce» TEL AVIV NOSTRO SERVIZIO Una lenta marcia verso il campo minato che sbarra il valico di Zumraya, interrotta da frequenti pause durante le quali sono stati recitati versetti del Corano, e poi una notte passata all'addiaccio: così i circa 400 integralisti palestinesi, espulsi dai Territori nel dicembre scorso, hanno protestato contro la partecipazione della delegazione palestinese ai negoziati bilaterali di pace israelo-arabi, che riprendono oggi a Washington dopo una sospesione di 5 mesi. «E' questo il solo mezzo che abbiamo a disposizione - ha spiegato il portavoce del gruppo, Abdel Aziz Rantisi - per protestare contro il tradimento della delegazione palestinese che va ai cosiddetti negoziati di pace nonostante si fosse impegnata a non tornare a Washington fintanto che non fosse stata risolta la nostra posizione». La decisione di riprendere le trattative con Israele era stata annunciata nei giorni scorsi dal leader del- l'Olp Yasser Arafat, al termine di una drammatica riunione a Damasco con i ministri degli Esteri dei Paesi arabi che pure prendono parte ai negoziati. La marcia degli espulsi - hanno riferito giornalisti presenti nella zona - è stata turbata, co¬ me negli altri quattro casi precedenti, da ripetuti spari di colpi di cannone, di mortaio e da spari di armi leggere con i quali i soldati israeliani e della milizia libanese alleata hanno tentato di intimidire gli integralisti. Giunti a 300 metri dal posto di valico di Zumraya - che collega il territorio nazionale libanese con la Fascia di sicurezza presidiata da Israele - gli attivisti di Hamas e della Jihad islamica hanno preferito fermarsi e organizzare un accampamento di fortuna. «Vogliamo che le immagini della marcia giungano ai nostri fratelli nei Territori - ha spiegato uno degli espulsi - in modo da isolare ancora di più i sostenitori della delegazione». Nel corso della nona sessione, Israele spera di poter dare un nuovo impulso ai negoziati sul regime di autonomia amministrativa per i palestinesi presentando loro un modello che alcuni funzionari a Gerusalemme hanno definito «migliorato» perché include maggiori responsabilità nel campo della legislazione, del mantenimento dell'ordine pubblico, del controllo su terreni e finanziamenti esteri. Il premier Yitzhak Rabin spera anche che l'inclusione di Faisal Husseini dia alla delegazione palestinese quell'«incisività» che finora - secondo Israele - era mancata. [a. b.] Un giovane palestinese sta per lanciare il suo sasso nella West Bank [foto api

Persone citate: Arafat, Husseini, Yasser Arafat, Yitzhak Rabin