« Lui ha salvato lo lor »

« « Lui ha salvato lo lor » L'elogio diMons. DeBonis scatena l'ovazione dei prelati ROMA. Una ovazione per Giulio Andreotti. Il senatore a vita ed ex Presidente del Consiglio accusato dai pentiti di Cosa Nostra di aver incontrato boss mafiosi del calibro di Totò Riina, l'altro pomeriggio, alla consacrazione episcopale di monsignor Donato De Bonis, già prelato del Consiglio di sovrintendenza dello lor (l'Istituto vaticano per le opere di religione), è stato lungamente applaudito da una folla di duemila persone. Quasi dieci minuti di applausi e tanta commozione. «Voglio ringraziare il presidente Andreotti per averci salvato dieci anni fa, con i suoi consigli», ha detto monsignor De Bonis alla fine della cerimonia, facendo riferimento al crack dell'Ambrosiano che agli inizi degli Anni Ottanta coinvolse anche l'Istituto per le opere di religione. Alle parole del prelato è seguito immediatamente il lunghissimo applauso dei presenti per il senatore a vita, piuttosto commosso. Alla consacrazione dell'ex braccio destro di monsignor Paul Marcinkus, avvenuta nella chiesa di Santa Maria della Fiducia nel seminario romano, ha partecipato lo «stato maggiore» della Santa Sede: in tutto più di quindici cardinali e quaranta arcivescovi. Tra le personalità politiche presenti alla consacrazione episcopale spiccavano il ministro degli Esteri Emilio Colombo, il senatore a vita Giulio Andreotti, e l'ex presidente della Repubblica, Francesco Cossiga. Monsignor Donato De Bonis lascia dopo più di dieci anni l'incarico allo lor per diventare Prelato al Sovrano Ordine di Malta, la storica istituzione rimasta di recente «orfana» del suo presidente, il cardinale Sebastiano Baggio. Il candidato più accreditato alla successione di «cardinalis patronus» dell'ordine cavalleresco è lo statunitense Edmund Casimir Szoka. [Adnkronos]

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