Contro i naziskin, coccole & computer
Contro i naziskin, coccole & computer Torna l'ex leader di radio Alice nella Bologna del 77: l'eros in alternativa alla politica Contro i naziskin, coccole & computer Bifo: tenerezza e telematica per curare i «duri e rudi» BOLOGNA paura dei nazi- AVETE skin? Non illudetevi di risolvere il problema con la Ipolitica. C'è una terapia ben più diretta ed efficace: la tenerezza. Siate dolci, risvegliate in voi (e in loro) «l'interazione erotica». Ecco l'ultima propostaprovocazione di Franco Berardi, detto Bifo. Ricordate Bologna 77, gli autonomi, Radio Alice, «una risata visommergerà»? Oggi come allora Bifo rappresenta «l'ala desiderante-creativa» del Movimento, rivendica per intero quell'esperienza - «compresi gli errori degli altri» (i militaristi, quelli dello scontro frontale) - ma nel contempo la sottopone ad autocritica, nel pamplhet Come si cura il nazi, esordio di una casa editrice, la Castelvecchi, al centro di un presentazione happening stasera alla discoteca romana Achab, con gli scrittori Sandro Veronesi e Marcò Lodoli, il poeta e critico Valerio Magrelli, il blobbista e filmofago Enrico Ghezzi. Un pamphlet psico-semiologico-informatico, dove si intreccia Reich con Deleuze e Guattari, sullo sfondo delle nuove tecnologie comunicative, il teatro futuribile dei cyberpunk e della realtà virtuale. Cosa c'entra tutto questo con le teste rasate e le croci runiche? Berardi, 42 anni, insegnante in un istituto tecnico serale nella sua Bologna, risponde didascalico: «Il nazismo è una psicopatologia, una paura malata del contatto, un terrore di perdere l'identità rassicurante: non va combattuto ma curato. E la cura deve essere secessiva (medico cura te stesso), contagiosa, omeopatica». Vale a dire: invece di opporre paura a paura, forza a forza, rispondiamo, paradossalmente, con l'ironia, il gioco, il piacere, il contatto. Dice proprio così, mutuando le formule della femminista Badinter: «spostare l'energia erotica dal bisogno di penetrazione verso il desiderio di contatto carezzevole... avere il coraggio di istituire un'etica del toccamento». Altri tempi, quando in corteo si urlava «Ci piace di più Abiurante a testa in giù». Adesso, di fronte all'aggressività che pervade tutta la società itaiana, e «accomuna la Mussolini col Bossi», il Bifo preferisce citare Denis de Rougemont (L'amore e l'Occidente) e il duecentesco Guinizelli [Al cor gentile rempaira sempre amore): ecco la via per disarticolare e svuotare il pericolo delle bande nazi. Sono solo ribelli disperati, che «si aggrappano a brandelli di identità passate, identità arcaiche della nazione, della razza, della fede religiosa». Invece di colpevolizzarli, prima che questa loro vuota disperazione si coaguli (anzi, «si impacchetti», dice Bifo) in un progetto politico manovrato da altri, con¬ trapponiamo a questi «duri e rudi» la nostra «debolezza». Per questo non serve più la politica, «la credenza machiavellica di poter prevedere e governare le relazioni tra gli uomini». Addio quindi a ogni dialettica della storia, a ogni teoria del conflitto («l'illusione che la tirannia possa essereeliminata abbattendo il tiranno»). Al posto di Lenin («fui espulso a 17 anni dalla Fgci per antileninismo», ricorda Bifo) mettiamoci Bateson e la sua eco- logia della mente: «No alla strategia d'urto, sì alla strategia del paradosso». E qui Berardi unisce (anzi, «coniuga») il background del Movimento con le potenzialità della società telematica: «proviamo a immaginare un mondo con dodici miliardi di uomini, posti in condizione di interagire l'uno con l'altro in tempo reale, proprio come i neuroni del nostro cervello, senza passare attraverso un centro, sottoporsi a una gerarchia». Ecco la nuova declinazione della autonomia, «parola e idea che non rinnego». Potrebbero così proliferare «piccole comunità in fuga» che «si liberano dalla società». Vecchie isole di utopia o addirittura pericolose sette di fanatiche sottoculture? Pur senza negare il rischio, Bifo contrappone all'imperante «modello orwelliano» la resistenza dell'hacking (il sabotaggio informatico) e l'obiettivo di un «networking comunitario (la creazione di reti informatiche indipendenti)». Cita Philip K. Dick e Gibson. Sogna il primo, vero, finale di Biade Runner, quando Harrison Ford usciva a riveder le stelle. Mentre l'Italia del dopo 18 aprile si affatica sulla salita delle rtforme, lui offre una rivoluzione di computer & coccole. Luciano Gerita Nel suo pamphlet Guinizelli sostituisce Machiavelli e Lenin Franco Berardi, detto Bifo (in basso a sinistra), pubblica con l'editore Castelvecchi «Come si cura il nazi».
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