Per Ehsin si delinea una vittoria mutilata

I «sì» alle elezioni anticipate insufficienti per sciogliere il Parlamento di Khasbulatov I «sì» alle elezioni anticipate insufficienti per sciogliere il Parlamento di Khasbulatov Per Ehsin si delinea una vittoria mutilata Sondaggi favorevoli al Presidente, ma non basta MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Boris Eltsin si avvia a vincere il suo referendum riguadagnando nel consenso popolare la fiducia persa in un anno e mezzo di sconfitte parlamentari, ma quasi sicuramente non otterrà dagli elettori il consenso sufficiente per sciogliere «costituzionalmente» il Congresso dei deputati e indire elezioni parlamentari anticipate. Questo sembra l'esito del referendum cui ha partecipato ieri circa il 60% dei 106 milioni di russi in una calda e serena giornata primaverile non turbata dal minimo incidente. A dispetto dei toni caldi della campagna elettorale, la prima votazione nella Russia post-comunista si è svolta in modo disciplinato, senza provocazioni e con minime contestazioni. L'esito del voto, per ora, è soltanto una previsione fondata sui primi rari dati che ieri sera verso mezzanotte sono arrivati a Mosca dall'estremo Oriente. Solo oggi si conosceranno il risultato del voto nella Russia europea e nell'infinita provincia siberiana. Ma nelle grandi città la logica e la forza dei sondaggi non hanno mai messo in discussione la vittoria di Eltsin: un «exit poli» (sondaggio effettuato con gli elettori all'uscita dai seggi) in sedici città gli dava ieri il 75% di sì. Le sorprese per il Presidente possono venire dalle province e dalla campagna. Oggi si vedrà. Ma il primo dato definitivo dell'estremo Oriente, arrivato da due regioni su cinque di Khabarovsk, non lasciano dubbi: il 73% ha votato la fiducia a Eltsin, il 67 l'appoggio alla sua riforma economica, solo il 41% rhà dettoci abiezioni anticipate del Presidente e il 73 a quelle dèi Parlamento. Ma queste ultime due domande, per tradursi automaticamente in pratica richiedono il 50% più uno dell'elettorato. Facendo questo conto sul dato definitivo di Khabarovsk si vede che nemmeno con il 73% di sì allo scioglimento del Parlamento e la sua rielezione Eltsin ottiene il diritto di farlo perché esso costituisce solo il 44% dell'elettorato. In questo scarto di percentuali si trova l'insidia del voto che rischia di dare una forte sostegno politico al Presidente, ma non gli strumenti per imporre quella svolta costituzionale che egli stesso ha chiesto e annunciato agli elettori. Se Eltsin vuole davvero mantenere la promessa dovrà forzare suoi poteri. Il conflitto con il Congresso a quel punto si ria prirà, anche se con un diverso equilibrio di forze. Già ieri il presidente della Corte costituzionale Valéry Zorkin, subito dopo aver votato («Ho appoggiato il Presidente eletto dal popolo e il Parlamento legittimo») ha spiegato che la fiducia a Eltsin «non signifì cherà automaticamente l'ap provazione del testo della nuo va costituzione». Ogni forzatu ra presidenziale, ha aggiunto, «significherà la morte della Russia». La via d'uscita possibile sarebbero le elezioni anticipate: ma, non avendo Eltsin il potere di sciogliere il Congresso, accetteranno i deputati di decretare la loro fine? Khasbulatov, presidente del Parlamento e simbolico contraltare di Eltsin, ieri mattina al seggio elettorale, ha messo le mani avanti: «Anche se il Presidente prendesse il 100% dei voti, non avrebbe diritto di effettuare modifiche costituzionali in modo unilaterale». E il vicepresidente Rutzkoi (privato proprio ieri mattina da un decreto di Eltsin della responsabilità della riforma agraria), recentemente passato all'opposizione, ha detto che non ha intenzioni di dimettersi: «Aspettiamo di vedere i risultati definitivi». Eltsin, sorprendendo tutti, ha votato alle 7,30 di mattina nel seggio vicino alla sua abitazione di Mosca, vicino alle stazione Bieloruskij. Era con la moglie, ha sorriso, non ha detto una parola. A mezzanotte non si avevano ancora i dati definitivi della partecipazione al voto. Ma grosso modo dovrebbero essere in tutta la Russia intorno al 60%; due anni fa, nelle votazioni presidenziali in cui venne eletto Eltsin, aveva partecipato oltre il 71%. A quelli definitivi delle due regioni di Khabarovsk, nella notte, si sono aggiunti dall'estremo Oriente altri risultati parziali. Nella penisola di Kamciatka (75% di schede scrutinate) il 66% ha dato fi¬ ducia al Presidente e il 55 alla sua politica economica; il 31% ha approvato le elezione presidenziali anticipate, mentre il 51 ha detto sì a quelle del Parla mento. A Irkutsk, una delle ca pitali della Siberia orientale, il 60% ha dato fiducia al Presidente. A Novosibirsk, 1,5 milio ni di abitanti, Siberia occiden tale, 70% di sì a Eltsin e 55 alle sue riforme; a Yakutsk il 66% ha detto sì alle riforme, l'80 alla rielezione del Parlamento. Cesare Martinetti Senza aspettare i risultati, tolta a Rutskoi la riforma agraria FERE AVETE FIDUCIA NEL PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE RUSSA ELTSIN? APPROVATE LE RIF0RM8 SOCIO-ECONOMICHE LANCIATE DAL PRESIDENTE E DAL GOVERNO A PARTIRE DAL'92? • RITENETE NECESSARIA L'ELEZIONE ANTICIPATA DEL PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE RUSSA? ' RITENETE NECESSARIA L'ELEZIONE ANTICIPATA DEI DEPUTATI DEL POPOLO DELLA FEDERAZIONE IRUSSA? TOTALE DEGLI ISCRITTI NELLE USTE ELETTORALI: 105.539.421. [è esclusa la Repubblica autonoma di Cecenia autoprodamutasi indipendente] Un soldato perplesso al momento della scelta fra il s) e il no Nessun dubbio invece per il presidente del Congresso Khasbulatov (qui accanto): no a Eltsin [FOTO ANSA-AP] Per il presidente - Boris Eltsin oggi è il giorno della verità (FOTO ANSA]