Owen serbi il vostro tempo è scaduto

Ma il «parlamento» di Karacteic potrebbe decidere nella notte di accettare il piano di pace Ma il «parlamento» di Karacteic potrebbe decidere nella notte di accettare il piano di pace Owen: serbi, 81 vostro tempo è scaduto Trattative fallite, via alle sanzioni ZAGABRIA NOSTRO SERVIZIO «Me ne andrò da Belgrado a mezzanotte esatta - ora di New York, le 6 dì stamattina in Italia - se nel frattempo i serbi della Bosnia non avranno firmato il piano di pace». Lord Owen, imo dei due copresidenti della conferenza di pace sulla ex Jugoslavia, aveva subito messo in chiaro le condizioni del suo estremo tentativo negoziale, ieri, nella capitale della federazione serbo-montenegrina. «Non intendo introdurre nessun cambiamento del piano». Ovvero i serbi avrebbero dovuto accettare le proposte della comunità internazionale così come sono, altrimenti a mezzanotte sarebbero entrate in vigore le nuove sanzioni votate dal Consiglio di sicurezza dell'Orni contro la Serbia e il Montenegro. Ieri sera, dopo sette ore di estenuanti trattative, i serbobosniaci hanno respinto il piano Owen e il negoziatore della Cee ha gettato la spugna annunciando che «non è stato raggiunto nessun accordo». A questo punto tutto sembra deciso: questa mattina le sanzioni dovrebbero entrare in vigore. Ma resta la possibilità che il «parlamento» dell'autoproclamata repubblica serba di Bosnia, riunito nella nottata, decida in extremis di accettare il piano di pace. Nella sua lotta contro il tempo per far accettare ai serbi «una pace onorevole», ieri Lord Owen ha incontrato ancora una volta il presidente serbo Milosevic, quello montenegrino Bulatovic e quello federale Cosic. Ai tre si è affiancato due ore più tardi Radovan Karadzic, il leader dei serbi della Bosnia che ha sempre rifiutato di porre la sua firma sul piano di pace Vance-Owen, considerandolo ingiusto ed inaccettabile per il popolo serbo. All'avvicinarsi della scadenza Karadzic aveva annunciato la possibilità di firmare l'accordo in via provvisoria e con la condizione che per i prossimi due o tre mesi continuino le trattative dirette fra le tre parti in guerra. Aveva aggiunto che sarà il «parlamento dei serbi della Bosnia a decidere». Ma alla fine è rimasto fermo sul suo no. Scuro in volto al suo arrivo a Bijelina, nella Bosnia' nordorientale, per riferire al sedicente «parlamento» della Krajina, Karadzic ha detto ai giornalisti che «se dovesse scoppiare la terza guerra mondiale sarà a causa del piano Vance-Owen». Di fronte all'assemblea però Karadzic ha moderato i toni; pur senza consigliare apertamente di accettare il piano, è sembrato farlo implicitamente: «Se decidiamo di non firmare ha detto - dobbiamo prepararci a mangiare poco, a passare al¬ l'economia di guerra e ad attraversare un calvario, e probabilmente anche un intervento militare straniero. Possiamo sopravvivere e chiamare vittoria il semplice fatto di sopravvivere - ha proseguito -, o possiamo raggiungere i nostri obiettivi attraverso altri mezzi», cioè con la pace. E a questo proposito Karadzic ha affermato di avere ottenuto da lord Owen importanti concessioni. Poi è cominciata la drammatica discussione notturna sul piano Owen, con la scadenza delle sei di stamane prima che entrino in vigore le sanzioni. Ingrid Badurina Belgrado: se scoppia la 3a guerra mondiale sarà colpa della Cee Lord Owen e il serbo Karadzic Impegnati nell'ultima trattativa Foto piccola: Emilio Colombo

Luoghi citati: Belgrado, Bosnia, Italia, Jugoslavia, Montenegro, New York, Serbia, Zagabria