Tanti assi e una pin-up indiana

LAmstel Gold allo svizzero Jaermann ATLETICA Si disputa a Torino una grande maratona valida anche per il campionato italiano Tanti assi e una pin-up indiana E' l'indiana Godara; Mathias l'uomo da battere Una corsa che cresce, al via atleti di 23 Paesi TORINO. Organizzare una maratona, farla crescere, vestirla con lustrini e paillettes può essere una scommessa. E come tale l'ha intesa tre anni fa, quando trasformò la Susa-Avigliana in maratona di Torino, Luigi Chiabrera. Ma oggi, parlare di scommessa, non ha più senso: c'è infatti un progetto-maratona che procede spedite al punto da stupire persino gli esperti. Non pochi, infatti, alla presentazione degli atleti che oggi (partenza alle 9,40) daranno vita alla corsa più estenuante, sottolineavano come - in antitesi alla tendenza attuale di stringere i cordoni della borsa - Torino coltivi progetti sempre più ambiziosi, fissando l'edizione '94 per il 24 aprile e guardando al futuro. C'è la speranza che i meriti di un'organizzazione sempre più curata convincano la federazione internazionale ad assegnarle la Coppa del Mondo 1997. Stamane al casello autostradale di Avigliana si ritroveranno oltre 2500 concorrenti, anche perché l'abbinamento con il campionato italiano assoluto e amatori ha invogliato molti a sperimentare un tracciato che i lunghi rettilinei, e una leggera pendenza (nei limiti consentiti dalle regole, beninteso), rendono particolarmente veloce. Senza contare che su 42 chilometri e 195 metri più di 37 si snodano all'ombra di file alberate, prima sotto la troneggiente Sacra di San Michele, quindi nello scenario del parco del Valentino. Se le prime due edizioni hanno vissuto in chiave italiana, con vittoria di Walter Durbano e Alessio Faustini, questa terza aggiunge sapore internazionale (23 le nazioni rappresentate). Ecco il portoghese Manuel Mathias (quarto tempo mondiale lo scorso anno con 2 ore 08'37") e i keniani Andrew Masai e Joel Kiochumba, quest'ultimo alla seconda esperienza dopo aver vinto la maratona di Mombasa. «Mi sono preparato con cura garantisce Mathias - e la mia tattica dipenderà dal clima e dal comportamento dei rivali». Gli italiani, alla vigilia, sembrano preoccuparsi più per la maglia tricolore che per il successo assoluto, consci che la prova ha valore indicativo per la Coppa del Mondo (31 ottobre in Spagna, a San Sebastiano). «Questa Coppa - precisa il ct azzurro, Elio Locatelli - è l'impegno più importante per i maratoneti. Ai Mondiali di Stoccarda, in agosto, andrà chi può aspirare a un piazzamento tra i primi dieci. Al momento nomi sicuri, e non è detto che se ne aggiungano, sono solo quelli di Salvatore Bettiol e Rosanna Munerotto». Gli aspiranti alla maglia tricolore sono numerosi. Dai due Faustini, Alessio e Osvaldo (senza parentela fra loro), ad Alliegro, da Durbano (uomo di casa essendo di Argenterà Canavese) a Giacomo Tagliaferri, campione uscente che ha un motivo particolare per cercare la riconferma: «Il titolo '92 l'ho conquistato in autunno a Venezia e dopo appena sei mesi potrei diventare quindi un ex. Per questo mi sono preparato a fondo, perché fare il bis sarebbe davvero bello». Il discorso di Tagliaferri, al femminile, lo fa anche Emma Scaunich, 39 anni («ma solo una dozzina come podista, prima giocavo a tennis»), che vincendo otterrebbe la quinta maglia tricolore consecutiva. Un record. «Ho già corso 27 o 28 maratone, non so neppure io, eppure è sempre come se fosse la prima volta. Sono emozionata, ma punto a vincere. Come? Innanzitutto sperando che le altre vadano più piano di me». Sue rivali, oltre a Maria Curatolo che torna alla maratona dopo 5 anni, un gruppetto di straniere tra le quali spicca Sunita Godara, famosa pin-up indiana, presente in molte pubblicità. Ma non per questo le sue qualità di atleta devono essere sottovalutate, visto che recentemente ha vinto maratona di Giakarta e titolo asiatico. Giorgio Barbe ri s Il portoghese Manuel Mathias si presenta come l'uomo da battere nella maratona di Torino. ' Il suo record sui km 42,195 è 2 ore 08'37" ottenuto lo scorso anno quando fini secondo nella prova disputata a Berlino