LO STILE DEGLI ONESTI

LO STILE DEGLI ONESTI LO STILE DEGLI ONESTI Canfora: «Segno di chiarezza e quindi di democrazia» UALCUNO ascolta Parole nuove e ripensa al proprio modo di scrivere. Non solo: quel che emerge, fra gli esperti,, è l'intreccio fra democrazia e virgole, fra giustizia e accenti. Dice il grecista Luciano Canfora: «Nell'età antica la punteggiatura quasi non esisteva, esistevano segni sintattici, ma soltanto una minoranza era in grado di leggere. La chiarezza dell'italiano si fonda sulla punteggiatura ed è strumento di democrazia, rende uguali. Io sono uno strenuo difensore della chiarezza, soffro del linguaggio politico volutamente oscuro e per lo più orale, quindi facilmente cangiante. La punteggiatura non è un lusso, ma parte integrante della chiarezza espositiva. Molti ricordano la storia di Pulcinella che detta una lettera e mette la punteggiatura tutta alla fine: è ignorante, sa che quei segni devono esserci, ma non sa dove e produce un mostro linguistico». Dunque, virgole fondamento di libertà? Un acuto critico del nostro costume, come lo scrittore Piergiorgio Bellocchio: «I modi della comunicazione hanno anche un significato morale. Cioè una correttezza, una coe- renza, in breve un'onestà formale e stilistica che hanno una relazione con i comportamenti sociali. I gerghi politici, giornalistici, televisivi, culturali, pubblicitari di questi anni sono rivelatori dèlia confusione e della disonestà in cui viviamo». E se fossero creatività? «Ho sempre diffidato o^quejla apertura di credito alla • creatività" infantile che vige nell'insegnamento elementare. Io sarei per un ritorno alle aste. L'ortografia e la punteggiatura vengono prima delle idee». E' sempre così? Sostiene l'editore Giorgio Devoto: «Anche i poeti, i più liberi dalla punteggiatura, la usano come componente essenziale, mentre televisione e politica uniformano verso il basso. Ricordo un libro di Alfonso Gatto con prefazione di Giorgio Caproni. Mandai le bozze a Caproni e lui me le restituì corrette con la matita blu, sottolineando virgole, punti e virgole, accenti acuti e gravi». [m. nei.} llliJi %4 i m Il grecista Luciano Canfora, a sinistra, e il poeta Caproni, a destra

Persone citate: Alfonso Gatto, Giorgio Caproni, Giorgio Devoto, Luciano Canfora, Piergiorgio Bellocchio