Washington occupata da un milione di gay

Il negoziatore della Cee: Karadzic sta conducendo il suo popolo alla rovina Oggi nella capitale la marcia record Washington occupata da un milione di gay Sfilerà anche il capo del personale della Casa Bianca: sono omosessuale WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Centinaia di migliaia di omosessuali hanno invaso Washington per la grande manifestazione di oggi alla quale si prevede parteciperà un milione di persone. Sarà la più grande marcia gay di tutti i tempi e sarà anche la più grossa manifestazione mai svoltasi sul Mail della capitale. Bill Clinton ha lasciato la città: farà leggere una sua lettera dalla parlamentare democratica Nancy Pelosi. Sarà invece in prima fila Bob Hattoy, capo del personale della Casa Bianca. Ex attivista in gruppi ambientalisti, Hattoy cominciò a lavorare nella campagna di Clinton come consigliere per l'ecologia. Poi, a maggio, in piena campagna elettorale, scoprì di essere sieropositivo e affetto da un tipo di cancro collegato all'Aids. Un suo discorso, trasmesso in diretta tv, commosse migliaia di persone. Clinton lo inserì nella sua squadra di transizione e poi lo nominò capo del personale. Oggi è una delle persone chiave dell'Amministrazione. Sulla scrivania conserva una pila di lettere minatorie di chi non approva la presenza di un omosessuale nel gotha governativo. Già ieri e venerdì, decine di manifestazioni e cerimonie più piccole hanno avuto luogo in vari punti della città. C'era allegria, ma anche molta rabbia. I gay se la prendono con il potere politico che non li protegge, con la gente che li considera esseri umani di «serie B» e con la industrie farmaceutiche che non si impegnano a sufficienza per accelerare la messa a punto di un farmaco efficace contro l'Aids. Per tutta la città si vedono sventolare le bandierine con i colori dell'arcobaleno, l'insegna del movimento. Coppie di omosessuali si abbracciano a ogni angolo di strada per affermare una libertà che sentono di non avere ancora conquistato. I gruppi conservatori, come «Christian Voice», hanno deciso di esprimere la loro opposizione alla marcia proclamando per oggi una giornata di preghiera nella speranza che «gli omosessuali si pentano». Ma, per i gay, quella odierna sarà una giornata di autoesaltazione, non di pentimento. Moltissimi gay che tenevano segreta la loro tendenza sessuale hanno scelto questo fine settimana per uscire allo scoperto. Numerose coppie di omosessuali, uomini e donne, hanno portato con loro i bambini che hanno adottato. Sfileranno i potenti gruppi della «Lesbian Association» e dei «Gay Man». Accanto a loro le variopinte «Drag Queens», cioè i travestiti. Organizzati in proprio, marceranno anche i gruppi delle minoranza etniche, neri, asiatici americani e indiani omosessuali, che ieri hanno già tenuto un «forum» al National Press Building. Al Vietnam Memorial si svolgerà una cerimonia per onorare tanti soldati gay che non possono essere presenti perché morti nella guerra. E' previsto anche un «matrimonio di massa» che sigillerà l'unione di 1 .500 coppie gay. Gli alberghi sono stracolmi e prenotati da mesi e qualche washingtoniano protesta per la trasformazione della sua città in «capitale deviante». Paolo Passarmi Happening gay a Washington

Persone citate: Bill Clinton, Christian Voice, Clinton, Nancy Pelosi

Luoghi citati: Vietnam, Washington