« Cosa bianca» delusa Assente la numero uno

Martinazzoli contro gli autoconvocati: non siamo il Paese dei campanelli Autoconvocati de, assemblea senza storia « Cosa bianca» delusa Assente la numero uno ROMA. L'assenza-presenza di Rosy Bindi (assenza fisica e presenza in fax) all'assemblea della «cosa bianca» ha costituito un capitolo a sé. I sentimenti diffusi tra i partecipanti sono stati di rammarico e di delusione. Ha esordito Ermanno Gorrieri con una battuta prima di iniziare la sua relazione. Seduto al centro del tavolo della presidenza dell'assemblea e costretto a stringersi per l'arrivo del presidente delle Acli, Giovanni Bianchi, Gorrieri, sorridendo, ha commentato: «Poco male, se devo stringermi da questa parte vorrà dire che mi allargherò di qua dove la sedia è rimasta vuota...». Ancora Gorrieri ha richiamato l'assenza della Bindi ma anche degli altri amici che nei giorni precedenti avevano annunciato la presenza anche se non l'adesione. «Mi rammarico che chi avrebbe potuto dare un contributo essenziale per la scelta tra le due ipotesi, nessuna delle due escluse, non sia presente». Gorrieri si è poi augurato che le persone presenti possano comunque far sapere a Martinazzoli, rassicurandolo, che l'iniziativa non è contro la de né contro di lui. Proprio mentre Gorrieri finiva il suo intervento, per fax arrivava un lungo messaggio due fitte cartelle - di Rosy Bindi che è stato letto all'assemblea. «Alcune ambiguità e cattive interpretazioni che hanno condizionato la fase precedente a questo incontro mi portano - ha spiegato la Bindi - a preferire questo metodo come strumento di massima chiarezza e schiettezza. Tengo comunque a precisare che la mia assenza è dovuta anche al precipitare della situazione veneta». Per quanto riguarda la sua posizione rispetto alle due costituenti, quella di Martinazzoli e quella dei cattolici democratici, «è fondamentale - ha scritto la Bindi - che il cattolicesimo democratico awii rapidamente una propria fase costituente, e lo faccia in modo aperto e rispettoso di tutte le parti che lo animano e che ne rappresentano la ricchezza». [Asca]