Il passante divora 120 alberi «Ostacolano le escavatrici»

U taglio avverrà nei corsi Mediterraneo e Castelfìdardo U taglio avverrà nei corsi Mediterraneo e Castelfìdardo Il passante divora 120 alberi «Ostacolano le escavatrici» Le ferrovie hanno ottenuto dal Comune il permesso di tagliare altre 120 piante in corso Mediterraneo e corso Castelfìdardo, dove procedono i lavori del passante. «La decisione è stata sofferta, ma necessaria» ammette il subcommissario Forlani. E senza dubbio scatenerà nuove polemiche, dopo quelle che un anno fa avevano accompagnato l'abbattimento di altri alberi. Non se ne poteva fare a meno? No, dicono a Palazzo civico. Al momento di firmare l'accordo alla base di lavori, le ferrovie non sapevano ancora quali escavatrici avrebbero utilizzato. Quelle prescelte devono essere collocate a poca distanza dagli alberi. Se fossero più discoste, poggerebbero sulle vecchie pareti del trincerone, che andrebbero rinforzate con cemento armato. Un'opera lunga e costosa, con spesa preventivabile in 10 miliardi. I lavori del passante (e quelli accessori) subirebbero un forte rallentamento, che i tecnici calcolano in 12 mesi (l'opera deve essere consegnata entro il 1996). Inol- tre non sarebbe garantita la sicurezza dei treni che continuano a viaggiare accanto alla linea in costruzione. Di fronte a questa eventualità il Comune ha aderito alla richiesta. Con un'unica garanzia: le ferrovie prenoteranno e faranno crescere in vivaio altri alberi, con i quali sostituire quelli abbattuti. La delibera di autorizzazione è stata firmata ieri pomeriggio. Il taglio inizierà entro pochi giorni. Non era nemmeno possibile spostare gli alberi e ripiantarli a lavori ultimati, come del resto è accaduto per il sottopasso delle Molinette? «I nostri tecnici hanno spiegato che le piante erano in condizioni di salute precarie, e quindi non si poteva garantire la loro sopravvivenza» spiega Forlani. Alberi abbattuti e tronchi tagliati durante la prima operazione in corso Mediterraneo avvenuta nell'aprile dell'anno scorso

Persone citate: Forlani