Video-calcio così ci sconvolgi Bill Cosby rassicura le minoranze

r r TIVÙ'& TI VII' n Video-calcio, così ci sconvolgi Bill Cosby rassicura le minoranze M' A che burloni, alla Rai: non potrebbero deciderle prima, le loro variazioni ai palinsesti? Soprattutto quando ci sono in ballo le partite, che non spuntano come funghetti da un giorno all'altro, ma sono programmate da mesi? Soltanto nel pomeriggio dell'altro giorno è invece arrivato l'avvertimento: Coppa Uefa su Raiuno, Coppa delle Coppe su Raide. Avranno i loro motivi, non c'è dubbio, chissà che agitazione, che confusione, che pasticcio quando si deve decidere in corner, tanto per stare in argomento, dove mandare in onda quelle partite internazioneli che la Rai non si è ancora fatta soffiare da Berlusconi. Devono essere decisioni difficili, ma anche il telespettatore avrebbe diritto di farsi pure i suoi, di programmi. No? Comunque, in questi casi, la provvida audience è facilmente premiarne, e gratifica Paris Saint Germain-Juventus di 11 milioni 104 mila spettatori (Raiuno) e Parma-Atletico Madrid di quasi 5 milioni. Ieri Gian Paolo Ormezzano, commentando sulla «Stampa» queste bizzarrie tv, e chiedendosene la ragione, urm I la « | tv, e scriveva: «In pratica, la spiegazione più logica finisce per essere quella della frequentazione del mistero, ordinata alla Rai, almeno nello sport, da chissà quale stregone diabolico». E ci procura persino un po' di eccitazione il far parte di questo nuovo culto misterico, che si diffonde via tubo catodico. Lo sceneggiato «L'amore che non sai», quello che racconta le vicende tristi e liete di un gruppo di bei castellani, è stato malamente cacciato. E solo stasera potremo sapere se i due protagonisti si sposano, vivendo felici e contenti. Dai segreti della Rai alle consuetudini della Fininvest: da quanti giovedì l'Italia del quiz si identifica con Mike Bongiorno? C'è una base di affezionatissimi che nessuna partita potrebbe schiodare: «Tutti per uno» ha avuto infatti 3 milioni 643 mila spettatori. Subito dopo, su Canale 5 sono tornati «I Robinson», telefilm ameni che raccontano le vicende di una famiglia di colore, simpaticissima e agiata (medico lui, avvocato lei), protagonista Bill Cosby, doppiato da Ferruccio Amendola. Questo attore con¬ duce, negli Stati Uniti, il «Bill Cosby Show», acclamatissimo talk show televisivo. Padre, madre, cinque figli, il modello della famiglia Robinson propone un gruppo perfettamente inserito nella società. Non certo negri, emarginati e poveri qui, ma altoborghesi professionisti, con molto tempo libero e tanta pazienza con i figli. E' anche uscito un libro, «Da piccoli». Salani Editore, che Bill Cosby ha scritto e Cristina Prasso ha benissimo tradotto,,* con un linguaggio mutuato in pieno dai dialoghi della serie tv. Lo scaltro attore racconta con molto spirito il se stesso bambino, le liti con il fratello e il suo rapporto vivace e aperto con i genitori, l'infanzia scatenata ma onesta in un sobborgo di Filadelfia e la sua propensione allo studio. C'è un accorto scambio tra l'autobiografia del libro e i telefilm (Cosby ha veramente quattro figlie e un figlio, come nella finzione, per dirne una) e tutto questo suscita una sensazione inquietante: ma la vita copia così tanto dalla tv? Alessandra Coma zzi zz^J

Luoghi citati: Filadelfia, Italia, Madrid, Stati Uniti