La mia vita è vuota? Divento un naziskin di Lietta Tornabuoni

20 PRIME CINEMA «Teste rasate» di Fragasso con Gianmarco Tognazzi La mia vita è vuota? Divento un naziskin 1NAZISKIN o skinheads, le «teste rasate», aggregazioni fascistoidi che proliferano in tutta Europa, da Berlino a Roma a Londra a Mosca, compiendo aggressioni razziste feroci di gruppo contro immigrati, zingari, ebrei, neri, omosessuali isolati o più deboli, coltivando deliri di violenza e sogni d'onnipotenza, venerando Hitler e tutti i paraphernalia nazisti (bandiere, croci uncinate, inni, saluti a braccio teso, slogan, testi), rappresentano un fenomeno internazionale allarmante, studiato dai sociologhi, represso blandamente dalle polizie, sfruttato a volte cinicamente dai partiti di destra. Questo film ne illustra la variante romana senza indulgenze: li descrive non soltanto brutali, sopraffattori e ignoranti, ma anche vili, avidi di danaro, traditori dell'amicizia, velleitari. La storia segue il percorso attraverso il quale un ragazzo di ventidue anni della periferia romana, disoccupato e sfessato, mantenuto dalla madre lavoratrice, dedito a una vita inconcludente, tediosa e squattrinata tra gli amici, le ore vuote al bar, la passione per la moto, il corteggiamento della bella domestica somala del piano di sopra, l'assenza di prospettive e di speranza, può venir indotto a entrare in un gruppo di naziskin, a compiere azioni atroci e abiette per farsi accettare da loro, ad ammirare il loro capo Giulio Base. Diviso schizofrenicamente tra pratiche nazi e amore per la ragazza africana, sordo agli ammonimenti dell'orefice ebreo reduce dai Lager Flavio Bucci (che impersona gli espliciti e sottolineati contenuti didattici del film), infastidito dai rimproveri della madre Franca Bettoja, il ragazzo Gianmarco Tognazzi finirà per concludere con la morte la sua avventura nera: e i naziskin che l'avevano abbandonato agonizzante nel timore di guai si ripresentano al suo funerale, con bandiere e saluti, appropriandosi della sua morte (come s'erano impadroniti della sua vita) a scopo di autopropaganda e proselitismo. Alle buone intenzioni civili non corrisponde una buona qualità del film malriuscito e malrecitato, che ha soltanto un valore di testimonianza su un problema sociale grave, troppo spesso sottovalutato, considerato folcloristico o addirittura rimosso. Lietta Tornabuoni TESTE RASATE di Claudio Fragasso con Gianmarco Tognazzi, Fabienne Gueye, Flavio Bucci Giulio Base, Franca Bettoja Drammatico. Italia, 1993 Cinema Cristallo di Torino Cola di Rienzo di Roma A destra Van Damme, a sin. Gianmarco Tognazzi

Luoghi citati: Berlino, Europa, Italia, Londra, Mosca, Roma, Torino