Scene (faticose) e rituali da un matrimonio
Scene (faticose) e rituali da un matrimonio Scene (faticose) e rituali da un matrimonio Partecipazioni, bomboniere, pranzo perché tutto sia splendido Ma se l'abito è per la sposa la scelta più impegnativa, tutto il matrimonio nel suo insieme comporta fatica e stress. Dalle partecipazioni (che bisogna inviare almeno un mese prima) alle bomboniere, al rinfresco, ai fiori, tutto è importante per la buona riuscita della cerimonia. Alle bomboniere occorre pure pensarci in tempo. Impossibile decidere di glissare sull'argomento, il loro mancato dono sarebbe un affronto per tutta la parentela. Quegli oggettini sovente inutili che da metà Ottocento gli sposi usano offrire a parenti e amici a perenne ricordo dell'avvenimento ci mettono spesso in imbarazzo e richiedono più di una visita nei negozi specializzati. Infatti caduti quasi del tutto in disuso i vari piattini, cestini e cofanetti del tutti inutili, oggi gli sposi puntano su qualcosa di più personalizzato: oggetti che oltre che ricordo siano anche d'arredamento. Anche qui ci sono due le tendenze: la prima e più sbrigativa è quella di comprarle uguali per tutti; la seconda, certo più impegnativa, è quella di personalizzare ogni bomboniera a seconda del destinatario. Fra i classici e tradizionali «porta bonbon» fanno dunque la loro comparsa gli oggetti di cristalleria, anche firmati, i piccoli pezzi da collezione, gli utensili della vita quotidiana. E naturalmente, insieme con la bomboniera, bisogna pensare ai confetti che devono essere sempre bianchi e in numero dispari. Il loro significato è antichissimo (risale all'antica Roma) e simbolizza l'uscita dalla fanciullezza. La loro presenza nel rito matrimoniale e quindi simbolica è diventata tradizione dalla metà dell'Ottocento quando il costo dello zucchero si abbassa, la loro produzione diventa industriale ed anche il popolo finalmente può concedersi il lusso di sgranocchiarli. La cerimonia, religiosa o civile che sia, è il vero cuore del matrimonio, ma perché l'effetto sia davvero fantastico tutto deve filare con precisione cronometrica. E benché tutti conoscano le tappe del rito non sempre invitati e protagonisti sanno esattamente come muoversi. Ecco qualche regola. La prima riguarda lo sposo, che deve arrivare in chiesa una ventina di minuti prima della compagna in modo da poter ri¬ cevere gli invitati e quindi correre all'altare in attesa della sposa non appena vede la macchina apparire in lontananza. La sposa, ricordiamolo, non deve assolutamente attendere. La seconda norma interessa invece gli invitati che non devono restare sulla porta in attesa della sposa ma entrare e disporsi nei banchi prima del suo arrivo: a sinistra quelli della sposa, a destra quelli dello sposo; nelle prime file naturalmente i parenti più stretti e poi via via gli altri e gli amici. Terminata la cerimonia c'è ancora da affrontare il ricevimento. E su questo genitori e figli quasi sempre si accapigliano. I giovani in genere preferiscono il rinfresco in piedi, fatto di spuntini, assaggi, piattini esotici e raffinati, i genitori invece parteggiano per il pranzo tradizionale. I ristoranti ormai sanno tutto questo e hanno quindi pronti i suggerimenti giusti per accontentare sia gli uni che gli altri. Sia in chiesa che al ristorante saranno stati disposti i fiori, elemento indispensabile alla festa. Da qualche tempo vanno molto di moda composizioni miste di fiori e frutta; l'effetto è molto colorato, allegro e raffinato. Conclusi i riti «pubblici» del matrimonio resta solo da decidere il viaggio di nozze: quello, finalmente, è tutto vostro e delle vostre scelte non dovete render conto a nessuno.
Luoghi citati: Roma
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