Ora è James lo squartatore di Fabio Galvano

Dopo 105 anni chiarito il mistero del nome di Jack the Ripper Dopo 105 anni chiarito il mistero del nome di Jack the Ripper Ora è James lo squartatore Fu mister Maybrick, commerciante di cotone, a massacrare 5prostitute Lo rivela un giornale, alla vigilia dell'arrivo dei suoi diari in libreria LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il mistero è durato 105 anni; ma da ieri Jack the Ripper, l'uomo che nel 1888 terrorizzò l'East End londinese uccidendo e squartando le sue vittime, ha nome e cognome. Si chiamava James Maybrick, era un ricco commerciante di cotone originario di Liverpool ma trasferito nella cittadina di Watford, che lambisce la periferia settentrionale di Londra. Non sopravvisse molto, però, alle sua sanguinarie imprese: un anno dopo, nel 1889, fu ucciso dalla moglie, stanca dei continui tradimenti, che gli propinò una dose d'arsenico. Fu lei, e non il marito maniaco,-a finire in galera. James Maybrick è l'autore del diario - 65 fìtte pagine - trovato due anni fa in una soffitta: una confessione, con tutti i particolari degli orribili delitti, ormai al centro di un colossale business editoriale e televisivo. Il diario era stato dato da esaminare ai maggiori specialisti di criminologia e agli autori di opere sullo Squartatore; tutti se ne erano detti impressionati. E tutti avevano mantenuto il segreto a cui si erano impegnati. Ma ieri il nome è emerso. A rivelarlo è stato il Liverpool Daily Post, che è riuscito a penetrare la cortina del silenzio ottenendo anche l'unica fotografia esistente del signor Maybrick: un signore dall'aspetto vittorianamente distinto, con i baffi spioventi, per nulla simile al mostro dipinto in seguito dalla tradizione popolare. Compare un nome e svanisce, oltre al mistero, un mito. Persino la famiglia reale inglese era stata sospettata. Per anni si era creduto che lo Squartatore fosse Sir William Gull, il medico della regina Vittoria; ma poi era stato fatto addirittura il nome del Duca di Clarence, nipote della sovrana. Per un secolo attorno a Jack the Ripper è fiorita una letteratura non meno ricca di quella che ha accompagnato in Inghilterra le avventure di Sherlock Holmes. Tutte fantasie, se il diario ritrovato due anni fa è davvero la confessione. Chi l'ha letto ne ricava l'impressione che l'assassino volesse far sapere della sua raccapricciante vita segreta subito dopo la propria morte. Invece il fascicolo scomparve; e ora si capisce perché, James Maybrick non poteva certo prevedere di finire anch'egli i suoi giorni in modo violento, di non poter concludere l'impresa con la sua confessione scritta. L'attesa del libro è grande; anche dopo la rivelazione di ieri. In effetti l'uomo che uccise cinque prostitute, facendole poi a pezzi e creando nell'East End londinese un clima di terrore, è ancora tutto da scoprire. «Oh quali imprese compierò», dichiara James Maybrick nelle poche righe che la casa editrice ha già reso noto, per umettare l'appetito dei lettori: «Infatti, chi potrà mai sospet¬ tare che io potrei essere capace di tali cose? Prenderò la prima prostituta che inconterrò e le mostrerò che cosa sia davvero l'inferno. Tutte quelle cagne pagheranno per il dolore. Prima che io abbia finito tutta l'Inghilterra conoscerà il nome che mi sono dato». E tutta l'Inghilterra quel nome lo conobbe. Ma la moglie ne conosceva anche le miserie e la violenza. Vent'anni più giovane di lui, non resistette e lo uccise. Fu condannata a morte, ma la pena fu poi commutata in ergastolo. Uscì già vecchia e emigrò negli Usa. Morì laggiù, in povertà, nel 1941 ; senza sapere di quale terribile mistero fosse stata partecipe. Fabio Galvano

Persone citate: James Maybrick, Maybrick, Sherlock Holmes, Vittoria, William Gull

Luoghi citati: Inghilterra, Liverpool, Londra, Usa