In manette l'ex ministro di Giuliano MarchesiniClaudio Martelli

In manette l'ex ministro In manette l'ex ministro De Rose (psdi) accusato di concussione BOLZANO DAL NOSTRO INVIATO Entra in Tangentopoli anche l'ex ministro dei Lavori Pubblici socialdemocratico Emilio De Rose. Vi entra attraverso il portone del carcere di Bolzano: l'ordine di custodia cautelare, con l'accusa di concussione, nel mezzo dell'inchiesta condotta dai sostituti procuratori della Repubblica Cuno Tarfusser e Guido Rispoli su presunte tangenti Anas per la costruzione di un centro di manutenzione a Bressanone. Cinquantaquattro anni, calabrese di origine e veronese per elezione di domicilio, anche politico, è uno dei personaggi che hanno suscitato chiacchiere e sospetti in questi anni di potere dei partiti, soprattutto nel Veneto. Pareva dimenticato, Emilio De Rose, dopo un insuccesso elettorale. Ora riemerge, ma nel quadro delle indagini su appalti e tangenti. Qui in Alto Adige, in una zona che sembrava un'isola incontaminata e invece è toccata anch'essa dai malaffari della politica. Prima dell'ex ministro, sono finiti in carcere due imprenditori altoatesini e tre funzionari dell'Anas. Ieri pomeriggio, i magistrati di Bolzano hanno cercato di sapere qualcosa di più da De Rose, ri- masto sotto interrogatorio per ore. Che cosa si contesta all'ex esponente del psdi? A quanto pare, fatti che risalgono alla fine dell'86 e all'inizio dell'87, al periodo in cui lui era a capo della segreteria politica socialdemocratica e ministro dei Lavori Pubblici era Nicolazzi. Emilio De Rose avrebbe avuto in offerta una Bmw (costo una sessantina di milioni) e se la sarebbe portata via, in cambio di certi favori. Una macchina di grossa cilindrata, dunque, avrebbe incastrato l'ex ministro, almeno per il momento. Quel De Rose al quale i contestatori attribuivano una politica alquanto spregiudicata. Un'ascesa cominciata a Verona, trampolino per un salto nel potere romano. Ma c'è ancora chi dice che Emilio De Rose, prima del lancio, si sia dedicato ad una frenetica raccolta di tessere socialdemocratiche di cui sarebbero stati intestatari persino pregiudicati e personaggi che avevano fama di faccendieri. Eletto alla Camera nell'83 e nell'87, De Rose è stato segretario della commissione Igiene e Sanità. E ministro dei Lavori Pubblici per meno di tre stagioni: dal luglio dell'87 al marzo dell'88, nel governo presieduto da Giovanni Goria. Giuliano Marchesini Emilio De Rose ex ministro socialdemocratico dei Lavori pubblici Qui accanto Sergio Restelli braccio destro di Claudio Martelli

Luoghi citati: Bolzano, Bressanone, Veneto, Verona