Con i fondi pensione liquidazione addio

la stampa m Sorprese e confusione nel decreto legislativo Sorprese e confusione nel decreto legislativo Con i fondi pensione liquidazione addio Evitare che il livello delle pensioni prossime venture scenda ancora più in basso. E' questo lo scopo del decreto legislativo approvato giovedì 8 aprile dal Consiglio dei ministri che introduce le «forme pensionistiche complementari», cioè le pensioni integrative o fondi pensione. Si tratta di un provvedimento composto di 18 articoli, molto complesso e - in diversi passaggi - di difficile interpretazione. La confusione è probabilmente dovuta a un'elaborazione sofferta che ha voluto tener conto delle esigenze di diversi soggetti: imprese, lavoratori, Stato. Il legislatore ha lavorato per non scontentare nessuno, ma l'obiettivo non è stato raggiunto. Il decreto disciplina l'istituzione di forme pensionistiche complementari. I soldi che andranno a costituire i fondi pensione dei lavoratori dipendenti proverranno da: contributi delle aziende, una quota del trattamento di fine rapporto (la liquidazione), contributi dei lavoratori. Ma i meccanismi che regolano la confluenza di questi tre contributi suscitano subito polemiche. I contributi delle imprese nei fondi pensione saranno deducibili fiscalmente fino al 50 per cento della quota annuale di liquidazione, ma solo se quest'ultima verrà utilizzata nel fondo. In un primo tempo sembrava invece che la quota di deducibilità sarebbe stata del 50 per cento indipen- dentemente dal suo utilizzo. Dal testo del decreto si evince che più rilevante sarà la quota di liquidazione impegnata, più favorevole sarà il trattamento fiscale. Ne derivano due cose, l'una conseguenza dell'altra: tenderà a scomparire la liquidazione (il trattamento di fine rapporto dei nuovi assunti, quando sarà operativo il decreto, finirà automaticamente nei fondi pensione); con la scomparsa della liquidazione non ci sarà più per le aziende quella che era considerata la meno co¬ stosa tra le fonti di autofinanziamento. UQUIMDONL Svolge il ruolo principale nella costituzione del fondo pensione. Ora gli accantonamenti del Tfr (trattamento di fine rapporto) vengono rivalutati dal-, l'azienda del 5,5 per cento con un conseguente ampio margine di interesse. Con il decreto dell'8 aprile, questo viene vanificato perché l'azienda deve versare il 50 per cento del Tfr per poter ottenere un trattamento fiscale privilegiato. Inoltre all'entrata in vigore del decreto legislativo i nuo- vi assunti entreranno automaticamente nel fondo pensione. Non avranno più, in pratica, la liquidazione com'è conosciuta ora, ma solo la possibilità di ottenere a conclusione del rapporto di lavoro un massimo del 50 per cento della liquidazione; il restante 50 per cento verrà loro erogato sotto forma di rendita. Coloro che al momento dell'entrata in vigore del provvedimento sono in attività lavorativa potranno scegliere tra il vecchio e il nuovo sistema. FISCO. Lo Stato non si lascia sfuggire l'occasione dei fondi pensione per un ulteriore prelievo fiscale nei confronti del lavoratore dipendente. Un primo prelievo al fondo pensione avviene con la ritenuta d'acconto che sarà del 15 per cento sull'intero'fondo. Questo 15 per cento - assicura il legislatore - verrà restituito al momento dell'erogazione del fondo. In sostanza il lavoratore riavrà a fine attività lavorativa il 15 per cento non rivalutato. A questo 15 per cento occorre aggiungere un altro 10 per cento che l'azienda detrarrà dal contributo che verserà al fondo pensione e che erogherà come «quota di solidarietà» all'Inps. Il dipendente dunque preleverà dal suo stipendio 100 lire, ma sul fondo pensione ne andranno 75. DEDUCI BIUTA'. A rimetterci saranno i lavoratori dipendenti che percepiscono uno stipendio annuo lordo superiore ai 30 milioni. La quota massima detraibile dalla denuncia dei redditi non può essere superiore al 10 per cento del salario annuo lordo e comunque non può superare il tetto dei 3 milioni. Ne consegue che chi ha uno stipendio superiore ai 30 milioni annui lordi non può detrarre l'effettivo 10 per cento. Resta da vedere che fine faranno le detrazioni, ora ammesse nella misura massima di 2 milioni e mezzo, delle assicurazioni sulla vita. PROMOTORI FONDI. Tutti, secondo il decreto legislativo possono costituire fondi pensione: sindacati, aziende, assicurazioni, società d'intermediazione finanziaria, banche e Inps. Enzo Bacarani 30-. IL CARICO TRIBUTARIO SUL SALARIO... Jki 2/Sdrisalano Salario medio jjil^g^ Doppio del mm salario medio Fonte: Euroslat 1993 -Mola: tulli i dati si ritoriscono ad una persona con coniuge a carico u la stampa m I p!?aàtto£m 4* 4fc 4* ^fe. '

Persone citate: Enzo Bacarani