Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi «Non calunniate i pescatori: sono i primi a ripulire le sponde» - «Per pagare 300 lire, ne spendo 1000» - «Finiamola di marchiare i dimessi dall'ospedale psichiatrico!» - «Annibale è passato pure da Candiolo» Il presidente provinciale della Federazione Italiana Pesca sportiva ci scrive: «Rispondiamo al gruppo di 13 lettori che ha espresso giudizi perlomeno superficiali sulla pesca. Diverso è il pensiero di parecchie migliaia di pescatori che, per primi, difendono i fiumi, i laghi e curano che questo loro patrimonio, nel limite del possibile, non venga né offeso né depauperato. Dal 1983 nelle gare il pesce pescato viene mantenuto vivo in speciali nasse e al termine della gara reimmesso in acqua; quindi il pescatore sportivo non uccide animali per divertimento. Secondo punto non è vero che trasformiamo le sponde dei fiumi in deserti lunari. Invitiamo i cittadini a confrontare le sponde pulite dai pescatori con le altre citate come naturali, ma quasi sempre piene d'immondizia. «Per concludere ribadiamo che noi pescatori intendiamo solo avere rive dei fiumi pulite, acque non sistematicamente inquinate e siamo sempre disponibili, d'accordo con gli enti pubblici, con gli ambientalisti e con tutti coloro che, al di sopra di assurde polemiche, intendano operare in difesa della natura, della pulizia, dell'ordine e dei diritti di tutti i cittadini». Giorgio Gibellini Un lettore ci scrive: «Il 15 aprile è scattato l'adeguamento dei costi per i buoni mensa della scuola dell'obbligo. L'aumento varia dalle 150 alle 300 lire per buono pasto. Molti genitori si ritrovano con alcuni buoni della vecchia serie e devono per utilizzarli pagare un conguaglio all'ufficio postale. «Nel mio caso ho un solo buono per il quale devo fare un versamento 300 lire spendendone circa 1000 di tasse. Altre soluzioni non erano possibili?». Lorenzo Castelli La responsabile della Comunità l'Aquilone ci scrive: «In riferimento alla lettera scritta dalla mamma di una nostra ospite vorremmo fare alcune precisazioni. Attualmente ospitiamo 10 persone, tutte portatrici di handicap psicofìsico. Per quanto riguarda i quattro nuovi inserimenti, i soggetti sono stati dimessi dall'ex O.P. di Collegno da diversi anni (circa 8-9), durante i quali hanno vissuto nelle comunità alloggio. La loro età è di 45/50 anni. Questa età non è incompatibile con quella del gruppo originario. Ad oggi le esigenze espresse dai soggetti non sono da ritenersi così dissimili o peggio contrastanti tra loro così come viene sottolineato; i percorsi di inserimento sono comunque seguiti e soggetti a verifica. La comunità è mista per sesso in quanto tende a ricreare i normali rapporti della convivenza civile, non promiscua. Le situazioni di convivenza sono state attentamente verificate e pertanto non esistono situazioni di pericolo per l'incolumità dei soggetti in¬ seriti. Passare dall'ospedale psichiatrico "non è stata per queste persone una scelta e comunque da tempo la società ha smesso di chiedersi come sia potuto accadere. «Fino a quando, anche chi ne è uscito da anni deve portarsi addosso il marchio "dell'ex O.P." e di conseguenza, oltre ad essere handicappato, il rischio di essere un "handicappato diverso"?». Nicoletta Fratta Una lettrice ci scrive: «Ho letto con interesse l'articolo apparso "Annibale passò dal Sestriere". Vorrei segnalate che nel 219-218 a. C, il "signor Annibale", passò pure da Candiolo, paese dove sono nata, vivo, lavoro, e che considero pur sempre il più bel paese del mondo. ((Anche qui da noi, e precisa¬ mente nel torrente Chisola, nel 1770, sul territorio però di Vinovo, venne trovata una zanna di elefante del peso di 75 libbre, che si suppose appartenesse ad un elefante di Annibale, che in quel periodo si trovava appunto, a passare dalle nostre parti, come minuziosamente descrive il volume "Cenni storici di Candiolo", scritto nel 1931 dal teologo Perlo. Unico libro esistente sulla storia di Candiolo, che io, insieme a poche altre fortunate persone, posseggo, e che vorrei tanto fosse ristampato, per poter dare l'opportunità a tutti i cittadini candiolesi di saperne un po' di più, del paese dove vivono. «Candiolo non è certamente il Sestriere, luogo per altro che io amo moltissimo, ma ci tenevo a far sapere che oltre ad avere origini remotissime (Candiolo, si crede sia stato fondato dai romani), 223 anni prima, la zanna di elefante, l'abbiamo già trovata noi. Dove sia andata a finire, non si sa, il libro njoiì lo dice, ma parecchi oggettif acenti parte di un sepolcreto romano, scoperti casualmente nel 1897, sempre a Candiolo, credo che siano ancor oggi conservati presso il Museo delle Antichità di Torino». Liliana Meina

Persone citate: Giorgio Gibellini, Liliana Meina, Lorenzo Castelli, Nicoletta Fratta

Luoghi citati: Candiolo, Collegno, Sestriere, Torino, Vinovo