Piccole Stalingrado contro la riforma di Luciano Borghesan

Il No oltre il 25% in sessanta seggi Il No oltre il 25% in sessanta seggi Piccole Stalingrado contro la riforma Sono Mirafìori, Vallette e Falcherà i quartieri più «vicini» a Novelli Trentaquattro cittadini su cento hanno detto No alla riforma della legge elettorale in una piccola sezione del quartiere Aurora. E' il punto percentuale più alto del fronte del No che complessivamente in città ha raccolto 113.737 voti, pari al 17,3%. Con uno schieramento che ha visto battersi assieme rifondazione, rete, msi e una parte dei verdi, non è possibile parlare di zoccolo comunista ed è comunque difficile individuare con precisione dove risiedono gli irriducibili del sistema elettorale proporzionale, ma radiografando la consultazione nelle singole sezioni si avverte che piccole Stalingrado resistono alla riforma in alcuni rioni della periferia e della vecchia città operaia. In trecentocinquanta seggi (su 1684) le schede per il Senato hanno registrato oltre il 20% di No, e, in particolare, si è andati tra il 25 e il 32%. in sessanta sezioni. Sono le stesse zone dove negli anni '70 e '80 il pei riusciva a fare il pieno di consensi. E' qui che si può parlare di roccaforti comuniste, dove Garavini e Libertini, anche Novelli contano sui più fidati sostenitori. Un esempio. Chi si ricorda di via Milielire? Divenne famosa per un film sul disagio giovanile a Mirafìori. Una pellicola che fece molto discutere per la durezza delle immagini. Ci furono polemiche, anche da parte di coloro che rifiutavano di essere etichettati come abitanti di un rione di disadattati, succube della violenza. Novelli, allora sindaco, parlò spesso di via Artom e via Milielire, e s'impegnò per il potenziamento dei servizi in quel quartiere. Nella sezione di via Milielire: il No ha avuto il 32%. Analoga percentuale è stata registrata in via Reiss Romoli, a Madonna di Campagna. Gran parte dei cmquemila-seimila voti «pesanti» dei rioni rossi sono lì, al confine della città, da Mirafìori alle Vallette, alla Falcherà. Alla circoscrizione Vallette-Lucento-Madonna di Campagna-Borgata Vittoria il No più numeroso: 16.394, pari al 18,9%. Seguita da Falchera-Barriera di Milano: 13.702 (18,7). Terza Mirafiori Sud: 5.834 No, e la percentuale media più alta 19,5%. Ma ci sono anche caseggiati del No in centro: 32% in via Bidone (a San Salvario), il 28,5 nella sezione di Palazzo Civico, il 28,3 in via Meucci. Poche sorprese e molte con¬ ferme tra le differenze rispetto alla valanga di Sì al referendum del 18 aprile a Torino. Nei tre seggi definiti «militari» perché vicini alla caserma Cernaia il No ha battuto il Sì per il quesito sulla depenalizzazione dei reati per la droga: 53,2% (93 voti) alla sezione 27; 64,1 (82 voti) alla 1036; 52,3 (57 voti) alla 115. Sì in numero più alto rispetto alla media cittadina (52,5), invece, nei seggi degli ospedali. Alle Molinette: 67,7 (84 voti) alla sezione 941; 63,2 (138 voti) alla 940; 60,2 (47 voti) alla 942. All'Amedeo di Savoia il Sì è stato votato dal 56,1 % (32 elettori). Anche nelle due sezioni alle carceri Vallette il Sì alla depenalizzazione dei reati sulla droga è stato più consistente: complessivamente sono stati 634, pari al 60%. Luciano Borghesan Nella sezione di via Milielire a Mirafìori 32 elettori su cento hanno votato per il No

Persone citate: Amedeo Di Savoia, Garavini, Libertini, Novelli

Luoghi citati: Milano, Torino