Becker Montecarlo addio di Roberto Lombardi

Edberg prima rischia e poi supera Leconte in tre set TENNIS Terra rossa sempre stregata per il tedesco battuto da Rosset Becker, Montecarlo addio Lo svizzero è stato più aggressivo e veloce Sconfitti seccamente anche Forget e lvanisevic MONTECARLO. In una bella giornata di sole che ha contribuito a rendere più asciutto e veloce il campo, Boris Becker ha dovuto subire la potenza di Marc Rosset il quale ha confermato la sua attitudine anche sulla terra battuta. E' stato Becker ad andare in vantaggio di un break, nonostante fosse proprio lui a manifestare le maggiori difficoltà nei cambi di direzione a causa delle scarpette poco adatte al fondo scivoloso; difficoltà di spostamento, ma anche un atteggiamento tattico perlomeno strano che gli ha suggerito di fare partita dal fondo subendo quasi sempre la maggiore velocità del diritto dello svizzero. Il campione olimpico non è un mostro nello spostamento, ma ha avuto il merito di giocare con grande aggressività la ribattuta contro la seconda palla del tedesco. Becker è arrivato a servire per il set sul 5-4, ma, persa l'occasione e il tie-break, la strada si è fatta in salita contro un avversario che possiede la personalità per condurre in porto le affermazioni contro i grandi. Il break decisivo è venuto nel quinto gioco del secondo set, grazie anche ad uno straordinario passante giocato in pieno recupero da Rosset, con un colpo in mezzo alle gambe alla Noah. Contro simile exploit si è ancor più affievolita la voglia di protagonismo di Boris. A Henry Leconte non sono bastati 38 colpi vincenti e un considerevole sostegno del pubblico per avere la meglio su Stefan Edberg, testa di serie n. 1, anche se il mancino francese ha saputo imporre la velocità dei propri colpi di rimbalzo contenendo l'aggressività dello svedese con colpi di sbarramento molto efficaci. I punti ottenuti da Leconte con i fondamentali dal fondo, 23 in totale, indicano quanto Edberg abbia dovuto faticare per prendere la rete con apprezzabili risultati, soprattutto con la seconda palla di servizio. Dominata la prima partita senza concedere nessuna pallabreak, Leconte ha avuto la possibilità di far prendere al match una direzione irreversibile quando si è trovato in vantaggio per 0-40, servizio Edberg, in apertura del secondo set. Non ha però sfruttato l'occasione consentendo allo svedese di riprendersi. Non sono regali che si possono concedere al terzo giocatore del mondo il quale è salito di slancio a 5-0. Invece di lasciare il set, Leconte ha inspiegabilmente pro- vato con successo a recuperare riuscendo ad impattare insperabilmente a 5 pari, ma dissipando le ultime energie a disposizione. E questo lo ha pagato in un set decisivo perduto quasi senza reazione. In chiusura di pomeriggio, è stato Guy Forget a deludere le ambizioni del pubblico, già abbondantemente frustrato dalle tante sconfitte dei giocatori di casa (tutti fuori nei primi due turni) giocando malissimo con- tro il redivivo Ulf Stenlund. Una partita sulla quale non c'è molto da dire se non che il punteggio chiarisce molto bene la scarsa qualità di gioco del francese, capace di commettere ben 35 errori gratuiti in soli 14 giochi. Roberto Lombardi Stenlund-Forget 6-1, 6-1; Rosset-Becker 7-6 (7-3), 6-3; Edberg-Leconte 3-6, 7-5, 6-1; Cherkasov-Ivanisevic 6-4, 6-3. Edberg prima rischia e poi supera Leconte in tre set Stefan Edberg (sopra) e Marc Rosset

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