Tutte le tariffe in libertà vigilata di Giuseppe Guarino

Il governo con un disegno di legge delega istituisce tre agenzie di controllo Il governo con un disegno di legge delega istituisce tre agenzie di controllo Tutte le tariffe in libertà vigilata Quasi un giallo sulle «authority» ROMA. Un altro giallo. E sempre per le privatizzazioni. Questa volta riguarda la creazione delle Agenzie per i servizi pubblici, organismi che devono facilitare la vendita di azioni di società come l'Enel. In un primo momento la presidenza del Consiglio ha fatto sapere che il Consiglio dei ministri ha deciso ieri di istituire una sola agenzia, in seguito al totale rifacimento del testo proposto dal ministro per le Privatizzazioni Paolo Baratta, l'ex presidente del Crediop di area psi. Baratta ipotizzava quattro agenzie, una per settore (energia, acqua, trasporti e telecomunicazioni). Dopo l'annuncio dell'accorpamento delle agenzie in cantiere è arrivato in serata il contrordine: le agenzie saranno almeno tre (energia, trasporti, tic) ma il numero preciso sarà fissato in futuro. La presidenza del Consiglio parla di «errore materiale» di un suo comunicato. Insomma i problemi non mancano mai quando il governo del socialista Giuliano Amato si occupa di privatizzazioni. Ieri il Consiglio dei ministri deve aver vissuto ancora momenti bui. La storia comincia quando si tenta di dare finalmente la libertà alle tariffe che saranno svincolate dal governo: non saranno più imposte, saranno adeguate ai costi aziendali. La rivoluzione è possibile grazie alle agenzie per i servizi pubblici e ha l'obiettivo di favorire le privatizzazioni. Ieri il Consiglio dei ministri ha così varato un disegno di legge de- lega contenente la proposta per costituire le agenzie che vigileranno sulla corretta gestione dei servizi pubblici. Dopo il voto del Parlamento, le regole precise per il funzionamento saranno stabilite con un decreto delegato che il governo deve preparare entro 18 mesi. Fra manovre e annunci contraddittori, il testo predisposto dal ministro Baratta è stato al centro di un braccio di ferro e completamente riscritto. Nei giorni scorsi il ministro dell'Industria, il de Giuseppe Guarino, aveva parlato di una sola autorità garante per le tariffe e la gestione dei servizi. E' possibile (mancano però indicazioni precise) che Baratta si sia trovato in rotta di collisione con lo stesso Amato. In ogni caso, il nuovo testo stabilisce che sarà il presidente del Consiglio e non i presidenti di Camera e Senato a nominare i vertici dell'Agenzia per i servizi pubblici. Ieri il disegno di legge non è stato presentato alla stampa da Baratta, ma dal sottosegretario alla presidenza, il socialista Fabio Fabbri. Per il rninistro delle Privatizzazioni l'importante è tuttavia che il provvedimento sia stato varato dal Consiglio dei ministri: «E' un disegno di legge che comunque doveva essere approvato» fa presente Baratta. Per le privatizzazioni, l'istituzione delle agenzie è una tappa importante: deve agevolare la vendita di azioni delle società che gestiscono servizi pubblici. Secondo il governo, gli investitori non sarebbero attratti da aziende che devono attendere l'okay del governo per adeguare le tariffe. In passato le tariffe sono spesso rimaste ferme per sostenere la lotta all'inflazione nonostante le diverse esigenze aziendali. Per Guarino l'aumento delle tariffe è inevitabile per privatizzare. L'istituzione delle agenzie per i servizi pubblici è stata delineata prima di Pasqua con il rapporto del governo sull'attuazione delle privatizzazioni. Afferma Baratta: «Si onora un impegno assunto nei confronti dell'opinione pubblica per garantire la trasparenza delle tariffe e nei confronti del Parlamento al quale la proposta è stata annuncia- ta con il documento sulle privatizzazioni». Le regole per il funzionamento delle agenzie saranno perfezionate successivamente. «Sarà necessaria - spiega Baratta - una fase di studio da parte del prossimo governo per definire il contenuto del decreto delegato con il quale si concretizzeranno le Authority». Il disegno di legge riguarda tutte le aziende che gestiscono servizi pubblici: Enel e Italgas per l'energia; gli acquedotti; Ferrovie dello Stato, Alitalia, Tirrenia, municipalizzate e altre aziende locali per i trasporti; Sip, Italcable, Telespazio e Iritel per le telecomunicazioni. Roberto Ippolito Tappa fondamentale nel cammino delle privatizzazioni A sinistra Paolo Baratta ministro per le Privatizzazioni In alto il collega Giuseppe Guarino

Persone citate: Baratta, Fabio Fabbri, Giuliano Amato, Giuseppe Guarino, Paolo Baratta, Roberto Ippolito

Luoghi citati: Roma