Mentana rinuncia alla corsa di Curzio MaltesePaolo Frajese

Mentana rinuncia alla corsa Mentana rinuncia alla corsa / risultati sul video con le telenovelas LA GUERRA FRA5TG italiani vogliono cambiare» (Paolo Frajese, apertura Tgl ore 20). «Io devo badare al mio pane» (Mike Bongiorno, Ruota della Fortuna, Canale 5). «Noi abbiamo espresso una enorme volontà di cambiamento: alcuni votando Sì, altri votando No» (Alfredo Galasso, Rete). «Mi viene: merda» (Giorgio Albertazzi). «La stilistica è una disciplina della scienza del linguaggio» (Lucio Viilari, storico). «Questa chiarezza generale ha dietro tante domande di chiarezza nazionale» (Piero Badaloni). «Mi viene sempre merda» (G. Albertazzi) «Siamo diffusi in tutta Europa» (P. Badaloni). Una volta la premessa era «sarò breve», ora è «lo dirò con estrema chiarezza». Diffidare. «Le cose in Italia non sono mai ben chiarissime» (Patrizia Rossetti). Nella maratona tv di ieri, lo dico con estrema chiarezza, non s'è capito nulla. Era già difficile prima del voto. Poi i protagonisti politici della settimana enigmistica referendaria hanno abbandonato anche la spilla al bavero che li identificava al popolo (Sì in campo rosso, No giallo). Ed è stato il caos. Volendo, ci si può giocare sopra. Per esempio, provate ad abbinare queste frasi di Segni, Mike Bongiorno, Benvenuto, Orlando e Fini all'autore giusto. 1} «Parliamoci chiaro, ha vinto la gente, hanno vinto gli italiani»; 2) «Oggi non c'è un vincitore»; 3) «E adesso la riforma, subito»; 4) «Un grande Sì contro la partitocrazia»; 5) «Ora pensiamo anche ai lavoratori che rischiano il posto». L'ordine esatto è: Benvenuto, Segni, Orlando, Fini e Mike Bongiorno. Mike parla come un sindacalista, Fini e Orlando come se avessero fatto propaganda per il Sì e Segni per il No. Benvenuto fa telepromozione. Al colpo d'occhio brillano per assenza le reti Fininvest. Comiche eccezioni: Patrizia Rossetti che al telefono di Buon Pomerig¬ gio incalza le casalinghe da giochino con veloci quesiti d'attualità («Ciao, come ti chiami? Mi dici una cosina sulla vittoria del Sì?); le percentuali mandate in sovrimpressione sulle telenovelas. Una scelta che potrebbe far pensare a una sensibilità civica da puffi. Ma il gruppo è concentrato da tempo sulla battaglia democratica del prosciutto libero. La Rai comincia alle 14, con gli exit polis che ormai hanno stroncato la suspence dal Quirinale. Il Tgl ha lo studio più fornito. Un de, un pds, un psi. Quando se ne va il pidiessino Veltroni, direttore dell'Unità, lo sostituisce il vice, Sansonetti. Il manuale Cencelli non è stato abrogato. C'è anche l'estasiata Tania De Zulueta, corrispondente deU'Economist, che ricorda un po' Montesano quando imitava la turista inglese: «moolto pittoreskol». Badaloni ha una cravatta giallo boom e Angela Buttiglione la gonna sopra il ginocchio per assecondare la voglia di cambiamento del Paese. Il Tg3 apre con Ingrao, sequestrato da settimane negli studi dai bravi di Curzi. Mannoni è con i giovani del gruppo giovani, tutti iscritti a un partito («Io sono un giovane repubblicano e ho votato per il mantenimento dell'Agricoltura»), Poiché le sezioni giovanili dei partiti sono sgominate, non si capisce dove Mannoni e Santoro riescano a trovarli. Il Tg2 ospita le opinioni di Albertazzi col codino e di Parlato senza. Pannella salta su tutte le reti per dire che non gli danno spazio e che Occhetto è «un bancarottiere di sinistra» «impunito e spudorato». Il dibattito langue tra i soliti insulti, quando si scatena la caccia al vero protagonista della giornata: Segni. Vince Mentana, e poi vincono gli altri. «Questa è la prima intervista di Segni» (Benedet- ta Corbi, Tg5, 18,25). «Questa è la prima intervista di Segni» (A. Cecchi Paone, Tg2, ore 18,35). «Per la prima volta abbiamo Segni con la famiglia» (Emilio Fede, ore 19). Ultimo il Tgl de, vedi un po'. Segni parla da presidente del Consiglio in pectore, invita all'unità nazionale e «ringrazia tutti per il contributo al dibattito civile che ha contraddistinto la campagna referendaria». A intristire il panorama, la scarsa forma di Emilio Fede, il maratoneta tv per eccellenza. Intervista la famiglia Segni al completo. Mariotto, Vicki e le figlie Laura, Cristina e Lucia (Lauretta, Chicca e Lucy? Mah). «Chi è la più contenta fra le ragazze?». Moscio. Di lì a poco Fede ritroverà l'entusiasmo di sempre per la tragedia di Waco. Curzio Maltese La Rai vince per tempestività poi prevale il manuale Cencelli A sinistra Mariolina Sattanino, conduttrice Tg3 Da sinistra Alessandro Cecchi Paone (Tg2) e Paolo Frajese (Tgl)

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