Duello fra due leader di R. Int.

Duello fra due leader Duello fra due leader Ciotti: prevale il buon senso Muccioli: no, è disinformazione «Ha vinto il buon senso, la razionalità, anche se ancora con ombre e difficoltà dovute in buona parte alla malainformazione che ha accompagnato la campagna referendaria. Troppi hanno contrabbandato questo referendum come liberalizzazione delle droghe: di questo inganno il fronte del no si è nutrito manipolando l'opinione di tanti cittadini che avrebbero avuto diritto ad un'informazione equilibrata». Questo il primo commento di don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e promotore del referendum sulla droga, al sì che dovrebbe abrogare alcuni articoli della legge 162. Secondo don Ciotti l'esito «è importante soprattutto per tossicodipendenti e famiglie, che potranno finalmente evitare quel di più di sofferenza che era indotto da punizione, sanzioni, carcere. E per gli operatori, il cui lavoro è stato segnato per 3 anni da confusione e per sdrammatizzare la situazione nelle carceri». Da Torino a San Patrignano. Ecco Vincenzo Muccioli: «Il basso divario tra il sì e il no sta a dimostrare che buona parte degli italiani ha affrontato responsabilmente il problema delle tossicodipendenze. La maggioranza dei sì credo sia dovuta soprattutto al disorientamento e alla grande confusione che il sistema referendario in questa circostanza ha determinato e alla disinformazione faziosa ad opera della stampa, ormai asservita a certe ideologie politiche e culturali libertarie, che non si preoccupa di fornire un'informazione concreta e reale». Nella comunità di Muccioli i no hanno registrato la maggioranza assoluta: 1090 contro 333 sì, 16 schede nulle e 5 bianche. «La legge 162 - prosegue - ha prodotto risultati evidenti, nonostante il boicottaggio di chi si è sempre dimostrato ostile alla legge e nonostante lo Stato non abbia fatto nulla per realizzare quanto la legge prevedeva, attivando dei servizi idonei al recupero; il tossicodipendente in carcere è un uomo che pur avendo commesso dei reati, come tossicodipendente ha diritto a questo servizio attraverso delle strutture idonee che non ha mai avuto». [r. int.]

Persone citate: Ciotti, Muccioli, Vincenzo Muccioli

Luoghi citati: Torino