Un capofila della scuola romana Trenta artisti fra Stalin e Gorby

Un capofila della scuola romana Trenta artisti fra Stalin e Gorby SCEGLIENDO TRA Un capofila della scuola romana Trenta artisti fra Stalin e Gorby ROMA Estraneo alle mode Galleria Arco Farnese: «Emanuele Cavalli. Il colore assoluto delle cose. Nature morte 19231978» (fino al 30 maggio). Cavalli è ormai riconosciuto come uno dei grandi protagonisti della Scuola Romana. La mostra raccoglie 30 dipinti tra cui alcune delle più importanti nature morte che l'artista ha eseguito nell'arco di mezzo secolo, rimanendo sempre estraneo alle mode, fedele alla sua visione del mondo limpida, luminosa e armonica. Mostra a cura di Lucia Stefanelli Torossi, con uno scritto di Marco di Capua. VENEZIA Ruote di bicicletta Palazzo Grassi. «Marcel Duchamp» (fino al 18 luglio). Que¬ sta mostra, avvenimento dell'anno nella cornice lagunare, si presenta come una delle più complete finora organizzate. In un'atmosfera rarefatta sono visibili circa 300 tra opere e documenti arrivati dai maggiori musei e collezioni del mondo. Di questo leggendario «antiartista», caposcuola del Dadaismo, si possono vedere i famosissimi «ready-mades», ovvero le ruote di bicicletta, l'orinatoio, e altri oggetti. Ma - fatto importante si può finalmente ammirare il misterioso ed esoterico Grande vetro, testimonianza di una raffinatissima sapienza alchemica. A cura di Jacques Caumont. MILANO Concetti spaziali Banca Commerciale Italiana. «I modi dell'Informale» (da domani al 18 giugno). Bella occasione per vedere un gruppo di rare opere di artisti italiani tra i più rappresentativi di quel movimento artistico internazionale chiamato «Informale», nato intorno al 1950. Ecco dunque Burri, con la sua materia in metamorfosi che si presenta fortemente impregnata di eros. Fontana con i suoi geniali «concetti spaziali», Tancredi con le sue superfici fitte di luci veneziane, e poi Afro, Bendini, Baj, Bionda, Birolli, Castellani, Chighine, Corpora, Bonalumi, Moreni, Morlotti, Scanavino, Turcato, Spazzapan e, citiamo per ultimo, l'alto urlo di Vedova, il grande vecchio veneziano. A cura di Roberto Sanesi. COMO Figurativi russi Pinacoteca Civica. «Da Stalin a Gorbaciov. Aspetti del realismo socialista in Urss» (fino al 23 maggio). Questa vasta antologica, una delle tante oggi in viaggio per l'Italia, propone circa 80 opere di 34 pittori di quegli artisti russi figurativi che si dedicarono a un'arte di propaganda e a una pittura celebrativa della storia della guerra civile rivoluzionaria, ma anche a soggetti più usuali, riguardanti sempre, tuttavia, il popolo intento alla costruzione del socialismo. Catalogo Mazzotta, con saggi di R. De Grada, F. Poli, F. Santoro. VERONA Ritratti di bambini Museo Miniscalchi - Erizzo «Gisella Groppo Weingrill (18721967)» (fino al 2 maggio). Una poco nota pittrice veronese vissuta a cavallo fra Otto e Novecento, con una pittura vicina a Favretto, che amò ritratti e composizioni di fiori. Il periodo più felice della sua tavolozza si esaurì intorno al 1920, anche se i pastelli, i ritratti dei bambini, i paesaggi, conservarono una notevole freschezza anche in seguito come mostrano le cinquanta opere esposte. In breve Roma. Galleria dell'Oca. «Marco Tirelli» (fino al 28 lu¬ glio). Continua la ricerca che Tirelli iniziò nei primi Anni Ottanta, focalizzato ormai sull'isolamento dell'oggetto e della sua metafisica fintezza. Milano. Lorenzelli Arte. «Luciano Bartolini: soffi di luce» (fino all'8 maggio). L'artista si presenta con un gruppo di dittici recenti e con una serie di opere di grandi dimensioni del ciclo degli «emblematische blumen». Genova. Galleria Ravecca. «Arte Europa» (fino al 15 maggio). Un gruppo di artisti^ignificativi che emblematizzano bene l'arte europea: A. Lane, W. Delvoye, T. Schutte, W. Luy, C. Hummel, U. Mumenthaler, C. Boutin, P. Millefiore, A. Pirri, L. Stoisa, L. Vitone, V. Messina. Bra. Centro Polifunzionale «G. Arpino». «Giorgio de Chirico opere grafiche 1969-1977» (fino al 6 maggio). Un gruppo di grafiche che, come avveniva negli Anni Sessanta-Settanta, arieggiano a temi metafisici quali Cavalli, Trovatori, Manichini, trattati con un segno ancora sapiente e carico di umori acri e ironici. A cura di Liana Bortolon. Marisa Vescovo Emanuele Cavalli, «Due vasi di rame» del 1946, esposto nella mostra romana, e «L'architetto metafisico», litografia di de Chirico del 1970, in esposizione a Bra