La Maxicono pareggia il conto

La Maxicono pareggia il conto I parmigiani vincono a Ravenna: per il Messaggero finale più lontana Oggi a Milano seconda gara tra Misura e Sisley PALLAVOLO Sfoderando tutto il suo orgoglio la Maxicono ha restituito lo sgarbo al Messaggero: sconfìtti in casa per 3-1 nella prima gara di semifinale, i parmigiani sono andati a vincere a Ravenna al termine di cinque combattutissimi set (16-14, 10-15, 15-10, 11-15, 16-14 i parziali) ed ora possono guardare con maggiore ottimismo al prosieguo delle partite di semifinale (si gioca al meglio di tre partite su cinque), forti del fatto di poter disporre dell'eventuale ultimo match sul proprio campo. Due volte in svantaggio, Ravenna è riuscita a rimontare rimandando così al tie-break il verdetto finale. E il quinto set ha avuto il solito svolgimento imprevedibile, con i romagnoli a lungo in vantaggio anche di tre punti, rimontati eppoi battuti. Protagonisti assoluti del successo dei campioni d'Italia sono stati Carlao (12 punti e 28 cambi palla) e Bracci (19 + 21), gran trascinatore della squadra nei momenti di difficoltà. La Maxicono, giocando con il cuore, è riuscita anche a mascherare la giornata non felicissima di Giani e la mancanza di un sesto uomo di pieno affidamento. Bebeto ha avvicendato Giretto, Michieletto e Corsano con alterne fortune, alla fine però senz'altro maggiori di quelle di Ricci per il quale mandare in campo Sartoretti al posto di Fomin non ha prodotto gli stessi risultati della gara numero 1. E il risultato finale ha quindi vanificato le ottime prestazioni di Vullo (autore tra l'altro di ben sette punti), Giovane (12+ 17) e Gardini (7 + 18). Oggi è in programma a Milano (Forum di Assago, ore 14,30, con diretta tv su Italia 1 a partire dalle 15,30) l'altra gara 2 di semifinale con la Misura che cercherà, sfruttando il fattore campo, di pareggiare il conto con la Sisley Treviso. E contem¬ poraneamente si giocherà a Matera il primo match per assegnare il titolo femminile con le campionesse del Rugiada opposte al Messaggero Ravenna. Intanto è scoppiata la polemica per la rinuncia, decisa dal commissario straordinario Pescante, da parte dell'Italia di organizzare i campionati mondiali femminili in programma il prossimo anno. Il presidente della Federazione internazionale Acosta minaccia sanzioni, lamentando molte inesattezze nel comunicato con cui, prima ancora che alla Federazióne da lui presieduta, è stato annunciata la decisione. Indubbiamente le rivelazioni del padrepadrone Narciso Acosta riguardo a inediti accordi economici vanno prese con cautela, però suona indubbiamente curioso che fino a un paio di mesi fa la copertura finanziaria per i Mondiali femminili esistesse ed oggi non ci sia più. [g. bar.] La Maxicono pareggia il conto