Scherzi a parte anche Gnocchi piange per le «telepromozioni» di Alessandra Comazzi

r TIVÙ' & TIVÙ' Scherzi a parte, anche Gnocchi piange per le «telepromozioni» SEGUITI dal solito grande successo di audience (oltre otto milioni di telespettatori), hanno salutato l'altra sera il loro pubblico i due eroi di «Scherzi a parte», Teo Teocoli e Gene Gnocchi, coadiuvati dall'«ultracorpo» di Pamela Prati e dalla poderosa redazione delle beffe. Salutato: per modo di dire. Questa veniva annunciata come l'ultima puntata della serie, e già non era inedita. Di sicuro ci saranno altri «meglio di», antologie e via dicendo. E fa benissimo, Canale 5, a sfruttare fino all'ultimo una trasmissione così gradita. Gradita soprattutto perché le vittime degli scherzi sono personaggi importanti, spesso televisivi niente meno, messi alla berlina, spiati nelle loro reazioni all'imprevisto. Talmente importanti, le vittime, che talvolta non autorizzano la rete a trasmettere lo scherzo. Così ha fatto Celentano, e allora l'altra sera, per riparare, ha subito la burla sua moglie Claudia Mori che, complice una figlia, andava a vedere un alloggio da comprare e lo I trovava praticamente in rovi1 na. Muri che cadevano, tubatu¬ re che perdevano, un trasloco in corso dove per far prima si buttavano i pacchi direttamente giù per la strada, una coinquilina in rissa con il venditore. Insomma, di tutto di più, e alla fine la classica frase: «Benvenuti a scherzi a parte». E' logico che, fra tutti gli scherzi, ci siano quelli riusciti meglio o peggio, di maggiore o minore inventiva, quelli dove le vittime fanno bella figura e dove la fanno brutta, chi dimostra di essere un signore e chi no, chi pare coraggioso e chi pavido. Ma poi, va a sapere, dipende dalla burla. Non tutte sono feroci allo stesso modo. Quella alla Mori, a esempio, era molto blanda, facile reagire bene. Mentre quella preparata per Collovati poteva risultare meno tollerabile: Collovati e sua moglie Caterina vengono invitati a una delle tante trasmissioni sulla coppia. Lei (che è la complice) accetta di essere sottoposta alla macchina della verità: da cui viene fuori che il giorno più bello della sua vita fu quando il marito ebbe un incidente sul campo, e che lei ha avuto rapporti con molteplici altri uomini, sempre calciatori, compreso Bearzot. Bisognava vedere la faccia della vittima: attonita e incerta. Il sospetto è cominciato quando i fortunati cominciavano ad essere davvero un po' troppi, praticamente tutta la nazionale escluse le riserve. Anche la faccia di Sposini buttato a mare durante un falso servizio commissionatogli dal suo direttore Mentana non era male. Scherzo a Sgarbi, assediato da tre pornodive, che ha trovato modo di polemizzare anche in questa occasione, criticando quelli di «Scherzi a parte»: «Siete degli impiegati delle poste, avete fatto fare a tre pornodive quello che con me avrebbero potuto fare comunque». Da notare, durante la trasmissione, l'accorato appello contro l'eventuale adeguamento alla normativa Cee che calmiera il numero degli spot. Ha parlato Gnocchi, in versione seria e triste, richiamando la solidarietà del pubblico, e al suo affetto nei confronti di programmi che, senza il denaro degli sponsor, non si potrebbero più fare. E quello non era uno scherzo. Alessandra Comazzi