Romanticismo funesto ai tempi dell'Aids

«Notti selvagge» di Collard, l'autore appena scomparso «Notti selvagge» di Collard, l'autore appena scomparso Romanticismo funesto ai tempi dell'Aids PRIME CINEMA CYRIL Collard, francese, 36 anni, ex rocker, ex assistente di Maurice Pialat, autore di reportages televisivi e di video musicali, è morto di Aids il 5 marzo scorso: e la sua fine dà un pathos speciale a questo primo e unico film di cui è regista e protagonista debuttante, creatore delle canzoni, autore della sceneggiatura tratta da un suo romanzo autobiografico pubblicato nel 1988, edito in Italia da Anabasi. «Notti selvagge» ha provocato l'anno scorso in Francia molte lodi della critica, molte polemiche sul tema: «E' accettabile un film in cui un sieropositivo non informa d'esserlo i propri partners?». E' un film notevole, pieno di vitalità e privo di giudizi morali, triviale e di grande energia, capace di scegliere e far muovere bene due nuovi attori, Romane Bohringer e Carlos Lopez. Racconta di un trentenne parigino bisessuale sieropositivo che senza avvertire fa l'amore con una ragazza diciassettenne, con un ragazzo giocatore di rugby, con molti prostituti. Il rischio della malattia lo porta a vivere con un'intensità vorace, febbrile. Dopo conflitti drammatici, approda a una specie di pacificazione: «Sono vivo. Forse morirò di Aids, ma ora sono dentro la vita» è la battuta conclusiva che adesso, a riascoltarla, fa star male. Il romanticismo funesto che induce i due amanti del protagonista, rivali tra loro, a rifiutare ogni precauzione anche quando vengono a sapere della malattia dell'amato, spinge lui ad esperienze estreme. Il film è assai retorico nell'ideabase (febbre di vivere nel ti- more di morire), in molti dialoghi e situazioni, nel compiacimento vitalistico, ed è un'antologia di cose alla moda 1992: bisessualità, voga della Spagna, naziskin, patetismo famigliare, sadomasochismo, body building, cocaina, narcisismo. La sovrapposizione film-biografia (esagerando: arte-vita) non basta per arrivare all'autenticità espressiva: ma è bellissima una sequenza di amori prostitutori omosessuali in anfratti lungo la Senna, con il groviglio dei corpi di ragazzi che si cercano, s'avviluppano, si toccano, si prendono, s'intrecciano nel buio della notte. Lietta Tornabuoni NOTTI SELVAGGE di Cyril Collard con Cyril Collard, Corine Blue Romane Bohringer, Carlos Lopez Maria Schneider, Claude Winter Drammatico. Francia, 1992. Cinema Etolle di Torino; Pasquirolo di Milano; Quirinale di Roma Qui accanto una scena tratta da «Wind». Nella foto piccola in alto: il regista e interprete Cyril Collard morto di Aids

Luoghi citati: Anabasi, Francia, Italia, Milano, Roma, Spagna, Torino