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E PINOCCHIO, MAZZINI E IL CARDINALE re e più pane! Il proletario cencioso e affamato, che non ha da portare alla sua famiglia altro nutrimento che pochi tozzi di cavolo raccattati nella spazzatura, cosa volete che se ne faccia della vostra istruzione e dei vostri libri?». Di questi «malanni» il libro Pi nocchio è tutto intriso. Libro per grandi, oltre che per bambini, esso offre uno spaccato della società italiana in via di costruzione che parte da una finalità ideale, tipicamente mazziniana, di una società migliore. La morale di Collodi è la morale che animò le generazioni del Risorgimento democratico e repubblicano. Solo il lavoro può difendere l'uomo da tutte le tentazioni e da tutte le perdizioni. Non è Pinocchio un libro di agiografia patriottica. La giustizia esce male, perché male funziona l'Italia. Il tocco sui carabinieri non è un tocco né affettuoso né incoraggiante. Il paese di Acchiappacitrulli finisce per identificarsi, nella sua fantasia solo apparentemente scanzonata, con una specie di sintesi dei mali ita- L'impegno di Pinocchio è a redimersi; e la «redenzione» operata dal burattino che diventa uomo è la redenzione «laica» di chi si appoggia alle proprie forze, di chi fa leva sul libero arbitrio, sullo sforzo individuale, sul lavoro. Segno distintivo, appunto, del nuovo laicismo operoso su cui doveva fondarsi lo Stato italiano. La «fatina dai capelli turchini», che riporta Pinocchio sulla via del bene, non e altro che l'espressione allegorica del «miracolo» borghese, di quella fede nella bontà dell'uomo, che toglia ogni margine alla trascendenza, che sostituisce, fin dall'infanzia, Dio con le fate, il demonio con l'orco. Anche attraverso Pinocchio i valori di patria si conciliano con quelli di umanità. Ha ragione Croce che collocò Pinocchio fra i grandi libri del secolo scorso. «Il legno in cui è intagliato Pinocchio è l'umanità, ed egli vi si rizza in piedi ed entra nella vita come l'uomo che intraprende il suo noviziato: fantoccio, ma tutto spirituale». Patria e umanità: direttamente il binomio mazziniano. E su tutto vince «la forza morale della bontà». Ricongiunzione, questa volta, fra la morale cristiana delle origini e la morale laica. Giovanni Spadolini