Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi «Più controlli ed una farina equa per i vegliatori notturni» - «Per favore, lasciate quei posti di lavoro ai giovani» - «Come funziona la vendita degli alloggi Iacp?» - «Buio verso il traforo» - «Vìva la pesca!» Un lettore ci scrive: «Ho già richiamato in passato l'attenzione dei lettori sul fenomeno dei "vegliatori notturni", presenti sia nelle cliniche sia negli ospedali. Molti confortevoli consensi alla mia denuncia ma nessun passo concreto. Blitz nei ristoranti, multe ai bambini sprovvisti di scontrino fiscale, agguati per acciuffare ladruncoli: ma mai un controllo, al mattino, quando questi venali samaritani smontano intascando (se già non le hanno volute la sera prima) 150/200.000 lire. E brevi manu, cioè in nero, senza possibilità di rimborsi. Il tutto in clima di grazia ricevuta] "Denunciarla? - si chiedeva rassegnata un'anziana signora -. E poi chi guarda mio marito?". E va aggiunto che nella quasi totalità dei casi, codesti vegliatori sono suggeriti dalla capo-sala: autorizzando fondati sospetti di collusione. «Senza irruzioni dell'Arma, basterebbe che il responsabile dei singoli reparti (ai quali deve risultare l'eventuale presenza di estranei durante la notte) registrasse i nominativi e si concordasse una tariffa equa». Segue la firma Un lettore ci scrive: «Il caso che pongo all'atten- zione dei lettori riguarda la coscienza di tutti, ma in particolare quella dei Tecnici di laboratorio medico di ruolo, quelli cioè che hanno un posto di lavoro sicuro presso le varie Usi. Accade ormai di frequente che il personale tecnico di ruolo dei presidi ospedalieri e dei laboratori distaccati concorra in avvisi pubblici per supplenze ed incarichi (occupazioni a tempo determinato) piazzandosi sempre nei primi posti delle graduatorie in virtù degli anni di servizio. E' così i neodiplomati con pochi titoli, già privi di un posto di lavoro fisso, si vedono sfumare anche la possibilità di una breve supplenza. E' una vera beffa, considerando che il personale di ruolo quando viene incaricato per un lavoro a tempo determinato grazie alla possibilità che offre l'aspettativa, può lasciare il proprio posto di lavoro senza per questo perderlo. In un periodo così critico per l'occupazione giovanile questo modo di comportarsi è quanto meno poco corretto dal punto di vista etico, anche perché l'improvvisa assenza di un tecnico nei laboratori crea non pochi problemi». Massimo Zaccaria Un gruppo di lettori ci scrive da Pinerolo: «Vorremmo capire, come funziona la vendita di alloggi di case popolari (Iacp); visto che noi come comitato di quartiere n. 107 di Pinerolo (To) abbiamo presentato le domande per l'acquisto nel maggio del 1992, e nella finanziaria del dicembre '92 è stata approvata la vendita di alloggi popolari oltre i dieci anni, il nostro quartiere ne ha 12. «La gente pensa che sia un bluff, ma allora se fosse così mi viene da pensare che la legge non è uguale per tutti, visto che in altre province italiane esse avvengono. «Noi ci siamo recati allo Iacp e l'impiegata responsabile ci ha riferito che la vendita non era veritiera. Allora la responsabilità di chi è? 1 ) Dello Iacp 2) Della Regione. 3) Del Comune di Pinerolo?». Seguono le firme Un lettore ci scrive: «Per recarmi al lavoro percorro quotidianamente la strada "Traforo del Pino". Questa arteria presenta un grado di pericolosità piuttosto elevato: tipologia del percorso, rilevante presenza di Tir, imprudenza, scarsa presenza delle forze di Polizia stradale, sono sicuramente caratteristiche che mantengono alto il coefficiente di rischio, ed infatti, in tale contesto gli incidenti su questa strada sono piuttosto frequenti. Una costante di questi eventi è l'ora, quasi sempre serale e una giustificazione facilmente associabile all'orario è l'illuminazione. Partendo da Sassi fino e ben oltre il Traforo la presenza di lampioni è nulla!» Gaetano Di Cesare Un lettore ci scrive: «Ho 52 anni e da sempre vado a pescare nei fiumi di Torino e provincia, non ho mai distrutto intere sponde, ma le ho sempre ripulite. Le proteste dei 13 lettori anti-pesca devono essere rivolte alle autorità che non fanno rispettare la pulizia e non consentono l'accessibilità ai nostri stupendi corsi d'acqua, causando così la concentrazione dei pescatori in poche sponde. «Per gli alunni delle scuole, organizzo dei corsi di pesca (con minime spese essendo questo un passatempo dei poveri) affinché possano imparare a conoscere la natura trascorrendo il loro tempo libero lungo i fiumi, lontano dalle strade e da quei ritrovi, dove troppo facilmente la nostra società li avvicina alla droga». Segue la firma

Luoghi citati: Comune Di Pinerolo, Pinerolo, Torino