Sitaf ora si cambia Solo 9 consiglieri di Gianni Bisio
Sì degli azionisti al nuovo statuto Sì degli azionisti al nuovo statuto Sitai, ora si cambia Solo 9 consiglieri Erano 25 nella società del Fréjus Ai privati azioni per sette miliardi Sono bastati 35 minuti agli azionisti della Sitaf, la società del Fréus, per approvare ieri, all'unanimità, il nuovo statuto, proposto dall'Anas e dalla Provincia, e a renderlo immediatamente esecutivo. Il numero dei consiglieri scende così da 25 a 9, dall'oggetto societario sparisce l'alta velocità ferroviaria, la struttura amministrativa diventa più agile. Tutte queste modifiche dovranno essere fatte entro fine mese quando cambieranno tutte le cariche Sitaf e la società ripartirà con un volto nuovo, «rifondata» come ha imposto il ministro Merloni. L'Anas è stata inflessibile sulla riduzione dei consiglieri a 9, ma ora ci saranno problemi per la spartizione dei posti: né la Provincia, né il Comune - azionisti «storici» della Sitaf - hanno più il quoziente per un rappresentante ciascuno e dovranno dividerselo. Quattro posti andranno all'Anas, uno al San Paolo, uno alla Crt e due ai privati. Il potere di questi ultimi sale lievemente in relazione alla sottoscrizione dell'aumento di capitale. Si doveva salire da 85 a 100 miliardi, ma dopo che sono state esercitate le opzioni dagli azionisti in relazione alle quote possedute, sono rimasti da coprire circa 11 miliardi. Le azioni sono state quindi poste in vendita e poco più di 7 miliardi hanno trovato collocazione, con tranches tra i 200 milio¬ ni e il miliardo, presso una dozzina di investitori privati, tutti vicini alla Sitaf. Fra i nuovi azionisti compaiono - attraverso società di vario nome - una dozzina di soggetti che hanno direttamente concorso alla realizzazione del traforo e dell'autostrada. Due imprese erano già presenti in precedenza: la Ine dei fratelli Dogliani (Pro.fin) e la Ruscalla (Sofigea). Ma compaiono da tempo anche due grossi nomi del mondo imprenditoriale: Salvatore Ligresti (attraverso la Sai) e Marcellino Gavio (Ceat), entrambi inquisiti per Tangentopoli. Fra i nuovi azionisti vi sono società che fanno capo a direttori dei lavori, allo studio che ha eseguito gli espropri per conto della Sitaf e a professionisti consulenti nella costruzione. Vi è anche la Ecoplan, una delle aziende che hanno collaborato allo studio sull'impatto ambientale per la Sitaf, la Tardito (entrata nell'inchiesta milanese «mani pulite»), la Cogefa (come Fa.fin) il cui direttore, Teresio Fantini, è indagato per una storia di tangenti. Presente anche la Mattioda costruzioni, importante impresa canavesana, la Lombardini (con una finanziaria ligure) e, attraverso una immobiliare, la vercellese Rosso, che ha realizzato tutti i cordoli dell'autostrada per Bardonecchia. Gianni Bisio
Persone citate: Dogliani, Lombardini, Marcellino Gavio, Mattioda, Merloni, Ruscalla, Salvatore Ligresti, Tardito, Teresio Fantini
Luoghi citati: Bardonecchia, San Paolo
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