Il mondiale per Chechi è possibile

Lo spagnolo, fresco sposo, si sente in forma Nella ginnastica Il mondiale per Chechi è possibile BIRMINGHAM. Ai Mondiali di ginnastica Juri Chechi tenta oggi la conquista del titolo iridato degli anelli, specialità nella quale è campione europeo. E' possibile un miracolo del genere? «Perché chiamarlo miracolo? - risponde l'azzurro - E' sicuramente possibile, anche se sarà difficilissimo. Come non sarà facile convincere i giudici, almeno tutti i giudici, che proprio la mia sia la migliore delle esecuzioni. Mi fido abbastanza di loro, ma errare è umano». Chi altro teme? «Gli avversari, naturalmente. Wecker, il tedesco che già fu gloria della Ddr, è bravissimo e inoltre nessuno si è mai sognato di danneggiarlo in fase di giudizio. Poi c'è Liukin del Kazakistan, che è molto migliorato. Inoltre gareggio come quarto di otto concorrenti. Ci saranno quindi quattro avversari dopo di me, per ultimo proprio Wecker, e se non avrò fatto più che bene potrei addirittura rischiare di non salire sul podio». Giovedì Chechi è stato il più bravo con un esercizio eccezionale che gli è valso un 9,632. Una vittoria porterebbe il primo oro per l'artistica italiana nella storia dei Mondiali? «Lo so benissimo e questa è un'altra remora: non sarà facile ottenere ciò che non riuscì a Franco Menichelli. Lui è la storia». Un mese fa pensava di poter puntare alla medaglia d'oro in questi Mondiali? «Due settimane fa non sapevo neanche se avrei gareggiato». Affronterà la gara con paura di vincere? «No, con il timore di perderla. E con tante altre paure, anche quella di farmi ancora male. Ma lo sport è una sfida continua contro i nostri timori e a me piace combattere così». Vanni Loriga

Persone citate: Chechi, Franco Menichelli, Juri Chechi, Liukin, Vanni Loriga

Luoghi citati: Birmingham, Ddr, Kazakistan