Mi opero torno e salvo il Genoa di Claudio Giacchino

Skuhravy non è più l'idolo dei tifosi, ma la società ha bisogno dei suoi gol Skuhravy non è più l'idolo dei tifosi, ma la società ha bisogno dei suoi gol Mi opero, tomo e salvo il Genoa E poi vuole andarsene GENOVA DAL NOSTRO INVIATO Gli dicono «Sabato scorso, contro l'Udinese, hai dato qualche segno di ripresa, finalmente una prova discreta», e lo dicono con la meraviglia di chi ha assistito ad un evento. Già, perché Thomas Skuhravy, malridotta punta del malridotto Genoa, nell'ultima partita ha combinato qualcosina che, rapportata al nulla di tante altre prestazioni, ha fatto gridare al miracolo, alla fine di una lunga eclisse S'era iniziata un anno fa quando, dopo l'eliminazione dalla Coppa Uefa (in semifinale, ad opera dell'Ajax) Thomas e Genoa cominciarono ad affondare insieme. Un inabissarsi lento, ma costante: risultato, la squadra è sull'orlo della B, il bomber che faceva delirare la curva Nord non segna un gol che vale da tempi immemori: a metà gennaio, contro l'Atalanta, di testa, l'ultimo centro, regalò la vittoria. Davvero un doppio prodigio: una rete decisiva e per giunta di testa, l'unica realizzata in tal modo in questa stagione. Un record negativo per colui la cui virtù maggiore consisteva nel1'«incornare» palloni. «Tutta colpa del ginocchio, m'impedisce di saltare - dice Skuhravy -. Ne ho abbastanza di scendere in campo in grame condizioni, gioco ancora con il Toro e con il Brescia a Marassi, poi mi opero. Rientrerò in tempo per le ultime quattro domeniche, rivedrete il "vecchio" Thomas e la nostra salvezza: però, non bisogna perdere con il Toro, se accade sarà di nuovo casino». L'attaccante s'infila negli spogliatoi lasciando i cronisti nella sorpresa: erano mesi che taceva, l'intervista sopra riportata è una delle più ricche in quasi un triennio di vita ligure. Insomma, se Skuhravy parla abitualmente poco da molto sembra avere disimparato a giocare. C'entra solo il ginocchio? I tifosi tentennano. Una settimana fa, prima dei timidi segnali di ripresa mostrati all'Udinese, avrebbero risposto seppellendo sotto gli insulti il vecchio idolo. Adesso, i fedelissimi al campo d'allenamento di Pegli mitigano l'intransigenza, riconoscono che Thomas «può allenarsi di rado e non può più contare su Aguilera. Però, colpe ne ha lo stesso». La vox populi le individua nell'amore per la birra e per le ragazze: «Skuhravy ha toccato il fondo quest'inverno, non si reggeva in piedi, la Nord gli dava dell'ubriacone». E, a gennaio, dopo la sconfitta di Parma, cercò anche di picchiarlo: accadde all'autogrill di Fiorenzuola, gli ultras rossoblu di ritorno con tre gol sul groppone s'imbatterono al bar nel centravanti con un boccale di birra in pugno. Apriti cielo, il colosso passò un brutto momento. E, in campo, continuò ad essere una statua. Per giunta, contro il Foggia (sesta di ritorno, finita 0-0) eccolo fallire il rigore decisivo. Un'altra coltellata per la Nord. Ma, non l'ultima. Skuhravy parla raramente e quando lo fa, spesso sbaglia i tempi. Così, alla gente inferocita ha pensato bene di dire: «Voglio andarmene, il mio avvocato invaliderà il contratto col Genoa... Sogno di finire al Parma, squadra e città magnifiche». E questo mentre il Grifone naufraga. Eppure, follia e fascino del football, è bastata la discreta prova contro l'Udinese per rinfocolare il vecchio amore. Piero Kessisoglu, capo storico del tifo del Grifone, osserva: «Solo Skuhravy può evitarci la retrocessione. Avrà tanti difetti, però senza la sua potenza fisica, in area la squadra non esiste». Maselli, ovviamente, che deve <rtener su» il cannoniere, enfatizza i guai al ginocchio «Povero Thomas, soffre moltissimo» poi sorride: «Bene o male, ha fatto 9 reti. Però, da quando sono arrivato io sulla panchina genoana è rimasto a secco. Ma proprio me doveva attendere per smettere di segnare? Persino il rigore con il Foggia ha sprecato. Speriamo torni al gol, e in fretta». Claudio Giacchino Skuhravy, dopo aver incontrato Torino e Brescia, si farà operare di menisco

Luoghi citati: Brescia, Fiorenzuola, Genova, Torino