Un camion di fiducia

Un camion di fiducia Oggi si apre il Salone del veicolo industriale Un camion di fiducia Si investe anche se c'è crisi TORINO. Torino affronta il difficile momento congiunturale europeo, aggravato in Italia da una delicata situazione politica, con una rassegna di particolare importanza economica. Questa mattina il ministro dei Trasporti, Tesini, inaugura nella nuova sede del Lingotto Fiere, in un ambiente rinnovato, il Salone del veicolo industriale e commerciale che ritorna dopo quattro anni e resterà aperto fino al 25 aprile. La rassegna - che si sviluppa su un'area espositiva di circa 80.000 mq con la partecipazione di oltre 210 aziende italiane ed estere di costruttori, carrozzieri, elaboratori e rimorchisti - assume particolare importanza perché permette di presentare agli operatori gli ultimi sviluppi della tecnologia più avanzata e confermare la grande vitalità del settore, nonostante una forte caduta di vendite. Inoltre in una serie di incontri e convegni saranno affrontate le maggiori tematiche del settore. La domanda europea di veicoli industriali oltre le 3,5 tonnellate di peso totale a terra (ptt), che ha toccato il massimo nel 1989 con 512.000 unità vendute, dal 1990 ha cominciato a scendere e la fase negativa prosegue. Dopo un calo complessivo del mercato europeo dell'8,2%nel 1992 rispetto al 1991 che sale al 15,2% per i mezzi pe¬ santi (ossia da 3,51 tonnellate in su) e addirittura al 38,5% non tenendo conto dell'anomalo mercato tedesco per effetto della riunificazione del Paese, le cose sono andate ancora peggio nei primi due mesi del '93. La flessione in Europa è stata del 28% rispetto allo stesso periodo '92 (da 78.094 a 56.227 unità) e del 37,8% in Italia (da 12.997 a 8.089) contro perdite del 29,2% in Francia, del 26,5% in Germania, del 43,7% in Spagna e del 7,2% nel Regno Unito. La Gran Bretagna esce, però, da una lunga e drammatica crisi. Il raffronto diventa ancora più drammatico se si considerano i veicoli da 3,51 tonnellate in su che vengono considerati i veri autocarri. La flessione del bimestre per l'Italia sale al 39,4% (da 5292 a 3209 unità), contro il 27,9% in Europa. Sono state le cifre a dominare la giornata stampa del Salone che, nonostante le avversità, dimostra la grande fiducia che l'industria italiana ha nel futuro del settore e nel suo determinante ruolo di sviluppo, con investimenti per 5 mila miliardi di lire per rinnovare processi e prodotti. Ha detto Piero Fusaro, presidente dell'Anfia, che «i Saloni rappresentano un momento irrinunciabile di confronto diretto sul prodotto e una platea ideale per rafforzare la fiducia nel futuro». Il trasporto su gomma rappresenta infatti in Europa il 74% del totale trasporto merci e l'85% in Italia ed è destinata a rafforzarsi ancora con la progressiva integrazione dei Paesi continentali con conseguente allargamento del mercato. In un incontro con i presidenti del Gruppo carrozzieri, Paolo Molari e dei rimorchisti, Roberto Cardi, è stato fatto il punto dell'autotrasporto italiano su strada, che - ha detto Molari - «sta vivendo il momento più difficile del dopoguerra. Il settore della carrozzeria industriale, strettamente legato all'andamento congiunturale e al sistema economico-produttivo italiano, ha subito una riduzione del 15% nel 1992 e nei primi mesi del 1993 del 30-40% in alcuni settori. Questa situazione - ha aggiunto - si protrae da alcuni anni e il settore ha bisogno di chiarezza normativa e legislativa per un tempestivo adeguamento alle norme internazionali ed europee che non sono state certo favorite dal nuovo Codice della Strada». Per Cardi, la crisi del settore «è aggravata dall'instabilità politica che impedisce una seria pianificazione e blocca nuovi investimenti. L'alto tasso bancario e la debolezza della lira sono altri fattori che condizionano la ripresa». Renzo Villare PAESi 1993, 1992 1993/1992 VAR.% FRANCIA 9.787 13.816 -29.2 GER MANIA 14.625 19.901 -26.5 ITALIA 8.089 12.997 -37,8 SPAGNA 4.586 8.150 -43,7 GRAN BRETAGNA 8.140 8.769 -7,2 ALTRIMERCATI 11.000 14.461 -23,9 T0TALE MERCAT0 56.227 78.094 -28,0 COSI1 FRENA IL CAMION [DATI PROVVISORI GENNAIO-FEBBRAIO 1993/1992]

Persone citate: Molari, Paolo Molari, Piero Fusaro, Renzo Villare, Roberto Cardi, Tesini