Piero-Saddam cerca cannoni sulle Pagine Gialle

Piero-Saddam cerca cannoni sulle Pagine Gialle Chiambretti, «guastatore» di Raitre, ha preso il posto di Baudo. Il suo ingaggio è costato un miliardo Piero-Saddam cerca cannoni sulle Pagine Gialle E dal 25 maggio torna con il TgZero dedicato alle elezioni comunali MILANO. Piero Chiambretti va verso il nazional popolare o il nazional popolare approda a Chiambretti? Nel caos italiano ci si mette anche la pubblicità a confondere le idee. Sette anni fa era stato Pippo Baudo l'ovvio testimone della campagna per le Pagine Gialle, il più nazional popolare dei prodotti. Quest'anno i cacciatori di teste della Seat avevano puntato su Fabrizio Frizzi, erede naturale di Bauditel, poi su Celentano, trasgressivo per famiglie, e infine con una inversione a U hanno scelto il Pierino di Raitre. O sono cambiati loro o Chiambretti è davvero «maturo per presentare Fantastico», come sostengono le serpi blobbiste Ghezzi&Giusti. Certo a osservarlo ieri nei saloni dell'hotel Gallia requisiti dalla Seat per la mega conferenza, concionare addobbato da cumenda - completo grigio e era- vatta scura - a una platea di reduci della «Milano da bere», Pierino faceva impressione. S'è concesso però il lusso di un paio di bordate. Contro gli spot: «La pubblicità televisiva italiana è la più brutta del mondo». «Colpa delle agenzie di marketing - argomenta, forte dell'esperienza di Publimania -, che hanno ucciso la creatività». Contro la Fininvest, impegnata nella battaglia del grano a favore delle telepromozioni. Con accorati appel- li lanciati da presentatori miliardari minacciati di cassintegrazione. «Quella puntata da Costanzo ("Vietato vietare", ndr) era una passerella oscena - dice . C'era da vergognarsi per l'ipocrisia profusa nel nascondere l'intero affare dietro le maschere di una battaglia sociale e libertaria». «Le telepromozioni danno pane alle famiglie? - infierisce - Quali? Le loro, suppongo, visto -. Che a fare gli imbonitori guadagnano il 40-50 per cento in più». Senza nessuna pietà per il teorema del complotto, avanzato perfino da Alberto Castagna, mezzobusto miracolato da «I fatti vostri» e ora grottescamente conteso tra Rai e Fininvest. «Berlusconi dovrebbe piantarla di vedere nemici ovunque e decidersi, ora che può, a fare una tv di qualità. Quanto a Castagna, non so neppure se definirlo un uomo di spettacolo, è uno che ha trovato l'America» è l'ultima parola buona di Chiambretti, prima di parlare di sé, della sua tv e della sua pubblicità. Che sono naturalmente migliori ma non proprio a buon mercato. La serie Pagine Gialle (dieci spot e un promo), girata in tre giorni in un casolare di campagna, è costata alla Seat un mibardo e mezzo. Compresi l'ingaggio di Chiambretti, un miliardo, i costi di produzione e i compensi ad Aldo Izzo (già alter ego di Piero nella campagna del rasoio Bic) e all'inseparabile operatore Fulvio Chiaradia, un fuoriclasse. L'investimento globale è di otto miliardi e comprende tv, radio, stampa, cinema e cartelloni. Gli spot, anzi lo spot - declinato in vari modi - è ben girato, efficace, divertente e furbo nello sfruttare come sottofondo musicale la tarantella di Carosello. Chiambretti vestito di giallo compare in fondo a una lunga, surreale tavolata di og¬ getti («simboli delle categorie in elenco») e si finge ogni volta un celebre, improbabile testimonial. Esempio: «Sono Saddam Hussein. Vi chiederete come ho fatto a trovare il mio supercannone. Semplice! Ho consultato le Pagine Gialle, alla categoria: Ferramenta». Secondo gli esperti, avrà successo. Sulla distanza dei trenta secondi Chiambretti è imbattibile. Ora però ha voglia di riprovarci nel mezzofondo. Dal 25 maggio Piero ripartirà in seconda serata con un TgZero di otto puntate dedicato alle elezioni comunali di Milano e Torino (6 giugno), accogliendo il grido di dolore di Angelo Guglielmi vedovo Lerner. «Il pubblico conquistato a Raitre da Gad (Lerner, ndr) sta rifluendo tutto verso Costanzo», testimonia disperato il direttore. «Proverò a contrastare il grande panzone», gli promette Piero, devoto. Chiambretti è la creatura prediletta di Guglielmi, che se lo coccola con frasi storiche: «E' l'unico personaggio insostituibile nella tv d'oggi». In ogni caso, il solo che ti immagini di rivedere ancora in quella del Duemila. Curzio MaKewT Il suo direttore: «Unico personaggio insostituibile nella tv di oggi» Sopra: Guglielmi Qui a fianco: Piero Chiambretti vestito da postino e da giornalista del Tg Zero

Luoghi citati: America, Milano, Torino