Da N.Y a Milano Italia il candidato è Riotta di Gad Lerner

Serra dice no, Rai3 cerca il nuovo Lerner Serra dice no, Rai3 cerca il nuovo Lerner Da N.Y. a Milano, Italia il candidata è Riatta Guglielmi: «Resteremo aperti tutta l'estate il 21 aprile svelerò il nome del successore» ROMA. Chi prenderà il posto di Gad Lerner alla conduzione di «Milano, Italia»? Michele Serra, direttore di «Cuore», ma anche guru di quella fetta di popolo giovanile sospesa tra i sogni della sinistra che fu, e l'ironia sulla sinistra che è, si è rifugiato dietro un garbato rifiuto. «Teledivo? No, grazie. Preferisco vivere», ha detto più o meno, ricorrendo alla scusa che gli è più congeniale, scrivere più del parlare. E la caccia si è riaperta. Angelo Guglielmi, che quando s'imbatte in una formula che funziona ha l'acutezza di non mollarla neanche un attimo, ha deciso infatti di mantenere aperto per tutta l'estate lo spazio di «Milano, Italia», il programma più lodato dell'intera stagione televisiva. E' urgente, perciò, trovare subito un voltovoce nuovo, in grado di continuare quella riflessione ad alta voce sui destini del Paese. Una riflessione con pubblico e rissa che dal Nord della Lombardia può anche scendere o salire per lo stivale alla ricerca del tema più caldo. Il candidato più probabile, oggi, è Gianni Riotta, inviato del «Corriere della Sera», esperto in questioni a metà tra cultura e società, da anni ormai alla redazione di New York ma ben disposto a tornare in Italia. Ragazzo prodigio del giornalismo italiano, ex «Manifesto» ma anche ex «La Stampa», palermitano di nascita, e romano di professione. Autore di un libro di racconti, «Cambi di stagione», lodato perfino da Umberto Eco, collaboratore dall'America delle inchieste che Furio Colombo ha realizzato, guarda caso, proprio per Raitre, nonché fratello di quel Luciano che al Tg3 di Curzi lavora in pianta stabile, Riotta sembra essere il candidato più Gianni Riotta probabile alla successione di Gad Lerner. Nei corridoi della Rai, comunque, la ridda delle voci è fittissima. Succedere a Gad Lerner, giornalista di paginascritta assai stimato ma conduttore tv inventato dall'oggi al domani dall'intuito di Angelo Guglielmi, è un po' come vincere il Premio Pulitzer. Può preludere a una brillante carriera televisiva, ma anche restare un isolato fiore di giardino. E' per questo che in Rai si sono formati due partiti: quello degli «arditi» che s'augurano un nome nuovo, per esempio un Mino Fuccillo di «La Repubblica», e quello dei «prudenti» che puntano invece su ' un Maurizio Mannoni, già sperimentato in ((All'ultimo minuto». Al lavoro nella sua redazione di New York, Gianni Riotta astutamente non rilascia dichiarazioni. La situazione è ancora fluida, l'ipotesi di affidargli il programma per luglio e agosto è ancora da definire, la prova «telecamera» non ancora compiuta. Stefano Balassone, voce del direttore di rete Angelo Guglielmi, però non ne smentisce la candidatura. «Fuochino», è la battuta lapidaria con cui liquida la questione. E rinvia il tutto a un futuro prossimo venturo in cui il mistero sarà finalmente svelato. Intanto Angelo Guglielmi spiega: «E' un momento di forte attività politica, perciò sentiamo l'esigenza di non interrompere questo tipo di programmi». Per di più Guglielmi si lascia andare a una promessa: il giorno 21, ultima puntata del «Milano, Italia» di Gad Lerner verrà reso noto il nome del successore con l'ufficiale passaggio delle consegne tra i due. [si.ro.] Gianni Riotta