MASTROIANNI

Torna ad essere il commissario Santamaria per Raidue Torna ad essere il commissario Santamaria per Raidue MASTROIANNI nella notte^ del mistero ROMA. «A che punto è la notte», il romanzo di Frutterò e Lucentini diventa un film per la tv. Due puntate secche di cento minuti l'una. In questa avventura gialla il commissario Santamaria, già protagonista del fortunatissimo «La donna della domenica», è alle prese con l'enigmatico assassinio d'un parroco dalle strane abitudini. Per quattro giorni e quattro notti, il perplesso Santamaria vede sfilare nella Torino della Fiat personaggi di spicco e gente molto comune. Ma questa volta, per lui, la fatidica notte è particolarmente carica di misteri, è diventata ancora più buia, ancora più popolata di sospettati insospettabili. Accaparrandosi i diritti del libro, Raidue mira al . bersaglio alto della qualità. Il regista è Nanni Loy. Il protagonista è Marcello Mastroianni, già commissario Santamaria nel film «La donna della domenica». Il direttore della rete, Paolo Sodano, è entusiasta dell'operazione. Dice: «I nostri maestri americani di cinema e di televisione sanno che una< chiave del successo è la storia forte. Nella narrativa moderna storie del genere non mancano, basta pescare bene. Da tempo avevamo in progetto un tv-movie dal romanzo di Frutterò e Lucentirti, ma pretendevamo l'alta qualità». Continua: «Purtroppo il prodotto di qualità costa. E' molto caro. Nel nostro caso bisognava trovare sette miliardi. Così abbiamo dovuto attendere: abbiamo dovuto reperire i quattrini sul mercato < europeo, elaborare una, due, sei sceneggiature, fino all'ultima che ha quel respiro adatto alla platea europea. Poi c'è stato l'arrivo della grande star. Mastroianni ha accettato con entusiasmo la parte. Grazie a lui è diventato più semplice convincere le altre televisioni ad entrare nell'impresa. Sono stati tre anni di duro lavoro. Ma sono sicuro che con la presenza di Mastroianni e con un regista come Loy avremo un prodotto punta, confermeremo la qualità delle nostre realizzazioni». Il capostruttura della produzione di Raidue, Massimiliano Gusberti, che ha all'attivo produzioni come «Cristoforo Colombo» di Lattuada, «Dov'eri quella notte» di Samperi, «Chiedi la luna» di Piccioni, «Con le migliori intenzioni» di Bilie August (premiato l'anno scorso con la Palma d'oro a Cannes), fino al recentissimo «Colpo di coda» dal romanzo di Piero Soria, racconta quest'ultima impresa: «La Rai aveva acquistato i diritti del volume per una produzione nazionale, ma dovette sospendere il progetto. Il libro di Frutterò e Lucentini è una meravigliosa base per un racconto cinematografico. E' una grande storia con grandi caratteri. Ma era indispensabile conservare il colore del romanzo. Ecco allora sforzi mettere sieme gli per inuna sceneggiatura che lo rispettasse». Rivela: «Mastroianni ha amato subito il libro e quando ha letto la sceneggiattura ha dato la sua adesione. Sarà un evento: la prima volta di Mastroianni in una fiction (anche se vent'anni fa aveva recitato per Raiuno in "Mani sporche" di Petri), e la prima fiction televisiva per Nanni Loy. Nel progettò sono impegnate sette tv europee pubbliche: Italia, Francia, Germania, Inghilterra, Svizzera, Austria, Spagna». Commenta: «Ci sono due strade per giungere alla coproduzione: una storia internazionale oppure una storia specifica, che abbia però radici profonde e universali. E' stato il caso di "A che punto è la notte"». Il regista Nanni Loy è pronto ad iniziare il nuovo lavoro. Come sempre, è molto sintetico nell'esporre. Dice: «Ho dapprima lavorato alla sceneggiatura con Marotta e Toscano. Bisognava studiare i criteri di selezione per arrivare alle cento pagine per ogni puntata. Cento pagine, cento minuti. Perché il giallo è corposo, pieno di suggestioni, anche dal punto di vista del costume». Gli sfugge un commento: «Ci sarà da lavorare con Mastroianni per consegnare al pubblico un protagonista carico di umanità. Questo commissario è già ben identificato, ha un suo preciso modo di muoversi. Non è la superintelligenza investigativa. Tossisce, ha un po' di febbre, ma deve lavorare. Come tutti noi insomma. Per adesso viaggiano le idee, i contatti, le esplorazioni, come sempre accade nella lavorazione d'un film». Carlo Frutterò, alla notizia che le riprese stanno per cominciare, resta piacevolmente sorpreso: «Non ci pensavamo davvero più. Avevamo venduto i diritti tanti anni fa. Poi non ne abbiamo più saputo nulla. Ma sa, noi viviamo così appartati. Adesso questa notizia non può che farmi contento: contento per la scelta di Nanni Loy, contento per Marcello Mastroianni. Ricorda: «Già nella "Donna della domenica" ci era piaciuto molto. Allora la sceneggiatura la sdissero gli amici Age e Scarpelli, che seppero mantenere il ritmo del libro. Sicuramente sarà così anche questa volta. Adesso telefono subito la notizia a Lucentini». Frutterò racconta così il primo contatto con la Rai per la realizzazione di «A che punto è la notte»: «Ci chiamò un funzionario. Disse: "Che bel romanzo, che bella storia. Per noi va benissimo. Vorremmo chiedervi soltanto una cosa: non potreste sostituire la Fiat con qualche altro nome, come Cosmos, Serox che so?". Ci fece un po' ridere. Ma come! Se tutto il romanzo si basa sulla Fiat! Poi quel signore non lo sentimmo più. Adesso finalmente la notizia. Gireranno a Torino? Bellissimo. Potremo rivedere Mastroianni e contarcela un po'». rac- Nevio Boni una. ventura gialla il Santamaria, già del fortunatissia della domenise con l'enigmao d'un parroco abitudini. Per e quattro notti, antamaria vede orino della Fiat spicco e gente astroianni, già Santamaria nel a della domenidella rete, Paolo usiasta dell'opedel mistero Mastroianni con accanto Frutterò e Lucentini conservare icolore del romanzo. Eccallora sforzi mettere sieme gpeinunpunta, confermeremo la qualità delle nostre realizzazioni». Il capostruttura della produzione di Raidue, Massimiliano Gusberti, che ha all'attivo produzioni come «Cristoforo Colombo» di Lattuada, sceneggiatura che lo rispettasse». Rivela: «Mastroianni hamato subito il libro e quandha letto la sceneggiattura hdato la sua adesione. Sarà uevento: la prima volta di Mastroianni in una fiction (anchse vent'anni fa aveva recitatper Raiuno in "Mani sporchedi Petri), e la prima fiction televisiva per Nanni Loy. Neprogettò sono impegnate sett ETTAC Sabato 17 Aprile 1993 r Raidue I e^ selezione per arrivare alle cento pagine per ogni puntata. Cento pagine, cento minuti. Perché il giallo è corposo, pie di tii h dl SDiGilRG«Mrah Mastroianni con accanto Frutterò e Lucentini

Luoghi citati: Austria, Cannes, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Roma, Spagna, Svizzera, Torino